7 aprile 2013
PESARO – Dice, giustamente, coach Markovski che è meglio non fare i conti, che bisogna pensare a vincere la prossima partita. Che poi è quella con la Vanoli Cremona allenata dal pesarese Gigio Gresta, che stasera si è tolta la grande soddisfazione di superare (81-71) la Montepaschi Siena. I campioni d’Italia sono in crisi d’astinenza di successi in trasferta.
Il risultato peggiore, però, è quello arrivato da Biella, dove una Lenovo Cantù in evidente crisi di identità è affondata (82-77) sotto i colpi di un’Angelico Biella che non più tardi della scorsa settimana sembrava alla deriva, pronta ad affondare. Invece no, i piemontesi hanno annunciato che la Vuelle dovrà ancora soffrire. I brianzoli erano andati sotto di 17 (65-48) al 31°, ma hanno recuperato grazie alle paure di Biella, arrivando due volte a meno 1, ma nella lotteria del fallo sistematico hanno pagato dazio (82-77). Trey Johnson 23, Rochestie e Tsaldaris 14, Pinkney 12; Aradori 17, Mazzarino e Tabu 14.
Siamo convinti che solo un miracolo (biellese) e un harakiri pesarese potrebbe cambiare le sorti della stagione, ma fidarsi è bene e non fidarsi è meglio…
Sotto, quindi, con Cremona, che pure s’annuncia in grande forma ed è stata capace di ribaltare una partita che ad un certo punto sembrava indirizzata verso la Toscana. E’ accaduto quando Moss ha realizzato il 49-58 per i tricolori. Si era al 28° e la partita era ancora da giocare, ma che Siena subisse un clamoroso break (16-7), corroborato dal successivo allungo che ha portato i lombardi sul più 16, sembrava impossibile. E’ accaduto, invece, perché Gresta ha potuto contare su cinque giocatori in doppia cifra, con Vitali (17) super dalla lunetta (10/10), ma anche ai rimbalzi (10), per una doppia doppia che lo lancia fra i migliori del campionato. Ora, il bolognese di Montegranaro non è uno che si fa amare e anzi è stato, in passato, la delusione di chi ha puntato sul suo talento (leggi Milano), ma se lo assiste la voglia di fare non è secondo a nessuno, vista anche l’altezza rispetto ai pari ruolo. Alla Montepaschi non sono bastati i 28 punti di Brown e i 14 di Moss; 5 per Daniel Hackett che sta cercando di recuperare la condizione dopo il recente infortunio.
L’11^ giornata di ritorno sarà ricordata come quella delle sorprese. La Sidigas Avellino ha espugnato Roma (75-81) grazie alla super prova di Jaka Laković (23 con 3/3 da 2, 3/5 da 3 e 8/10 ai liberi, con 6 rimbalzi, 4 assist e 9 falli subiti, per 30 di valutazione). Gli hanno dato una mano Dean (16), Richardson (13) e Ivanov (10); è tornato in squadra Johnson. Per i capitolini Goss 15, Datome 14, Czyz 11 e Taylor 10.
Venezia ha espugnato Bologna, vincendo 85-66 su un’Oknoplast che ha ha perso quasi tutti gli stranieri. Alla faccia dell’eguaglianza competitiva. Non abbiamo alcuna prevenzione nei confronti di Sabatini, “padre padrone” della Virtus, ma quando ha parlato di partite con scopi gastronomici ha calpestato le norme più elementari dello sport. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il suo cantore. Rocca 13, Pullen e Fontecchio 11, Gigli 10; Zoroski 16, Hubalek 14, Clark e Young 13, Bowers 11.
L’Enel Brindisi ha staccato la luce e si è fatta travolgere (78-63) dalla Juve Caserta, che magari non trova sponsor e soldi, ma ha qualità morali che dovrebbero essere infuse nelle vene di Sabatini.
Da quando l’ambiente ha iniziato a parlare di scudetto, il Banco di Sardegna è andato in crisi e ha subito la terza sconfitta consecutiva, cancellato dalla difesa della Trenkwalder Reggio Emilia, che ha concesso solo 75 punti alla squadra di Sacchetti, segnandone 101. Bell 28, Taylor 22, Brunner 14, Andrea Cinciarini 13. Travis Diener 17, Ignerski 14, Thornton e Drake Diener 12.
Infine, nel posticipo della domenica sera, grande successo della Sutor Montegranaro che contro Varese ha conquistato il quarto successo consecutivo. E’ finita sul filo di lana, con Varese (Ere) che ha sbagliato la tripla della vittoria. E’ finita 93-91 con 24 punti di Burns, 19 di Daniele Cinciarini, 17 di Amoroso, 15 di Slay. Per la Cimberio, che ha mancato l’occasione per chiudere il discorso primo posto dopo la stagione regolare, 15 Dunston, 14 Green e Ere, 11 Polonara e Talts.
La classifica: Cimberio 40, Banco di Sardegna 36, Acea 34, EA7 Emporio Armani 32, Montepaschi, Lenovo e Trenkwalder 30, Umana 26, Juve 24, Sidigas, Vanoli e Sutor 22, Enel 20, Oknoplast 18, SCAVOLINI 16, Angelico 12.
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