“L’anima” ritrovata di E.A. Butti, l’”Ibsen italiano”

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10 aprile 2013

Anima

PESARO – E’ appena uscito nelle librerie il nuovo titolo delle edizioni Keres: “L’anima. Memorie di Alberto Sàrcori” di Enrico Annibale Butti, curato da Gianandrea de Antonellis, professore di Letteratura Italiana presso l’Università Europea di Roma e di Letteratura Cristiana presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Benevento. Si tratta di una vera e propria riscoperta, in linea con la linea editoriale della Keres, che propone romanzi e raccolte di Fantastico classico italiano, un genere che cela vere e proprie perle sconosciute o dimenticate. Ne è un esempio questo romanzo del 1893, da quasi un secolo scomparso dagli scaffali delle librerie, ma che all’epoca godé di varie ristampe e di una importante traduzione in francese. Si tratta di una travolgente storia di fantasmi, ma anche di un racconto introspettivo del protagonista/narratore Alberto Sàrcori, studente milanese prossimo alla laurea in medicina e convinto materialista, che vede mutare il suo losco piano di seduzione alla malcapitata Giovanna in un amore disperato, contrastato dalle pretese di un “fidanzato fantasma”. Il corteggiamento di Alberto diverrà così un percorso sofferto verso la scoperta della religione e della spiritualità.

La riproposta appare ancor più meritoria se si considera l’autore dell’opera, Enrico Annibale Butti (1868-1912), del quale è ricorso pochi mesi fa il centenario della morte. Famoso ai propri tempi come d’Annunzio (nel 1905 il suo capolavoro, “Fiamme nell’ombra”, venne messo in scena dalla stessa compagnia che aveva tenuto a battesimo “La figlia di Iorio”), fu praticamente l’unico drammaturgo italiano a occuparsi di temi religiosi e morali nel teatro borghese a cavallo tra Otto e Novecento, motivo per cui è stato accostato a Ibsen e a Bourget. Innovativo nei temi, ma tradizionalista nel giudizio e nella forma, Butti fu al centro della vita culturale italiana a cavallo dei due secoli. Oggi, a cent’anni dalla morte, è un autore che merita di essere riscoperto.

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