di Redazione
15 aprile 2013
URBINO – Le copisterie di Urbino non ci stanno ad essere criminalizzate.
Il presidente di CNA Comunicazione, Michele Tegaccia intende precisare che: “I recenti avvenimenti relativi ai procedimenti giudiziari riguardanti tre titolari di copisterie accusate di aver fotocopiato illegalmente dei testi universitari non devono indurre a pensare che tutte le copisterie della città pratichino attività illecite relativamente al rispetto della legge sul diritto d’autore”.
Si tratta di un tipo di generalizzazione che ha molto irritato ed indignato alcuni titolari delle copisterie di Urbino.
In seguito alla diffusione di alcune notizie poco circostanziate dalle quali si poteva dedurre erroneamente che tutte le copisterie di Urbino riproducessero in maniera illegale opere protette dal diritto d’autore, CNA comunicazione intende fare alcune precisazioni.
Nel novembre 2009 – periodo a cui risalgono i fatti – l’autorità giudiziaria, a seguito di una denuncia, ordinò ispezioni in 11 copisterie della città ducale per verificare se fosse rispettata o meno la legge sul diritto d’autore. Ebbene, l’esito di quelle ispezioni effettuate dalla Guardia di Finanza, fu che ben 7 copisterie – alcune delle quali associate CNA – risultarono essere totalmente estranee ai fatti oggetto d’indagine.
Il presidente Michele Tegaccia sostiene che si tratti “Di una vera e propria ingiustizia, per molte delle nostre attività che conoscono e rispettano le regole. Essere costretti a subire una pesante e non più tollerabile concorrenza da parte di altre imprese, i cui titolari non rispettano le normative di legge vigenti in materia, suona come un’ulteriore beffa.
Quanto al clamore suscitato nei giorni scorsi dalla vicenda ad Urbino, Alessandra Benvenuti, responsabile provinciale di CNA Comunicazione aggiunge che: “In un momento così difficile per molte attività, che fanno seriamente il proprio lavoro osservando scrupolosamente la legge sul diritto d’autore, essere ingiustamente soggetti a giudizi a dir poco pesanti da parte della pubblica opinione, è ancora più ingiusto”.
CNA ribadisce la propria assoluta solidarietà e disponibilità a sostenere con determinazione – in tutte le iniziative e sedi ritenute opportune – quelle imprese che, con grande spirito di sacrificio e grosse difficoltà, operano nella legalità e subiscono la concorrenza sleale di chi non rispetta le regole e crea danno a tutta la categoria.
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