di Redazione
17 aprile 2013
Da Alessandro Di Domenico, consigliere comunale del Pdl Pesaro, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:
VARIANTE CAMPUS SOLO PER SBLOCCARE L’AREA PRIVATA
Se ancora c’erano dei dubbi sul perché Ricci e Ceriscioli vogliono la variante Campus con tanta pervicacia, dopo il “minestrone” di dati e previsioni illustrate nell’assemblea pubblica alle 5 Torri, emerge forte il nodo del terreno privato e l’impressione che il Comune possa essere messo in scacco.
Ceriscioli, sindaco uscente, Ricci, candidato sindaco entrante, ancora una volta diventano vittime di loro stessi; la variante non serve assolutamente per una nuova previsione, e sottolineo previsione, di edificazione scolastica, del resto già l’attuale PRG lo prevede, ma serve per sbloccare tutto il comparto che tiene insieme Comune, Provincia e privato.
La variante invece favorirebbe il privato che potrebbe così iniziare i lavori per la realizzazione del distributore di carburante (8.000 metri quadrati complessivi di cui 1.500 commerciali) e la realizzazione di altri 9.000 metri quadri di area destinata a servizi; è evidente che in questi 10 anni ad essere penalizzati sono stati proprio i privati, forse “delusi” dal Comune stesso.
E’ molto strano che la variante Campus giunga in discussione sempre prima del rinnovo del Consiglio Comunale; ricordo che la Variante per la Cittadella Universitaria fece lo stesso iter proprio nella passata tornata elettorale del 2009, e che poi fu bocciata con questo mandato, oggi il copione si ripete ma con il rischio che la “pazienza finisca”.
Ceriscioli e Ricci, pur di non entrare nel tritacarne delle carte bollate, hanno rinunciato ai 2.500 metri quadrati di residenziale lasciandone la previsione sull’attuale parcheggio dello scientifico, mentre il comune lo riduce da 1.000 a 800 metri quadrati; tutta la parte coperta, ed edificata, degli impianti sportivi si riduce a strutture scoperte e l’area privata destinata a servizi si riduce da 11.000 a 9.000 metri quadri, se non mi sbaglio tutto questa sembra una lesa maestà.
Anche questa proposta viene smentita dai fatti; Ricci chiede la previsione per edilizia scolastica poi si ricorda che le manutenzioni delle scuole attuali è insufficiente; Villa Caprile, come il Mamiani, non hanno uno “straccio” di palestra e l’agrario, insieme ai cittadini di Santa Maria delle Fabrecce l’aspettano, la palestra, da anni, addirittura alcuni docenti del’Istituti per geometri e scientifico hanno denunciato che gli impianti sportivi nelle scuole del campus ci sono ma sono lasciati in abbandono e al degrado.
Insomma anche questa volta il sindaco ha “toppato”, e si porta dietro anche Ricci, e ancora una volta si dimostra che questo PRG è stato fatto con i piedi e che i tempi per l’urbanistica contrattata, della sinistra, deve far posto all’urbanistica partecipata del rinnovamento.
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