di Redazione
23 aprile 2013
FANO – “E’ garantita l’attività dell’Urologia sia a Fano che a Pesaro, nessun blocco dell’installazione della Iort che come concertato con i professionisti verrà collocata nel blocco operatorio del Santa Croce e destinata all’attività senologica, è garantita l’attività di Ginecologia sia a Fano che a Pesaro. Infine la Risonanza magnetica di Fano sta effettuando gli esami di Pesaro, quindi tutta l’attività di emergenza/urgenza per consentire di terminare l’installazione della nuova apparecchiatura di ultima generazione”.
Il direttore generale di Marche Nord Aldo Ricci, dopo l’intervento del Coordinamento per la difesa del Santa Croce, voce per voce spiega cosa sta realmente accadendo dentro gli stabilimenti ospedalieri di Fano e Pesaro.
“E’ invece vero – continua Ricci – che stiamo lavorando su un programma complessivo che individui le vocazioni dei due presidi. Tutti chiedono l’eliminazione dei doppioni ma questo non significa solo unificare i primariati, operazione che tra l’altro stiamo facendo, ma mettere insieme i professionisti nella stessa sede”. E incalza: “L’operazione è esattamente opposta. Nessuna chiusura: le strutture restano ma come per l’Otorinolaringoiatria si va verso una differenziazione delle attività con la partecipazione di tutti i professionisti di Pesaro e Fano che ruotano, si spostano e garantiscono le prestazioni. Proprio in ottobre cominceranno le discussioni con i dirigenti, i professionisti e le istituzioni sul progetto complessivo e la ricollocazione delle attività nei 2 Presidi”.
Secondo il direttore generale, a generare apprensione è la futura discussione sul piano ferie: “Il 7 maggio i direttori di Dipartimento presenteranno le proposte nell’ambito del Collegio di Direzione e l’8 ai sindacati. L’obiettivo è garantire il diritto alle ferie al personale mantenendo le prestazioni ai cittadini soprattutto nell’ambito dell’emergenza e urgenza, attività dominante di Marche Nord. Questo piano ferie – precisa – sarà veramente equilibrato tra i due presidi.
Anche sulle liste di attesa, sofferenza per tutte le strutture sanitarie, Ricci spiega: “I fattori sono tanti e sulla materia si discute da anni, ma rispetto alla comune opinione non basta aumentare l’offerta. A Fano, tra il 2003 e 2006 abbiamo incrementato alcune attività del 40% ma le liste di attesa sono addirittura aumentate. Il punto non è aumentare l’offerta ma governare la domanda frenando il consumismo sanitario attraverso una vera collaborazione con i medici di medicina generale. Ne è un esempio anche il supporto dell’Area Vasta in questo periodo di sospensione della Risonanza Magnetica a Pesaro per l’installazione della nuova apparecchiatura. Cagli e Urbino ci stanno sostenendo e ci consentono di destinare Fano alle urgenze e all’emergenza – circa il 50-60% delle attività di Marche Nord -, agli oncologici e ai degenti “. Ricci chiude con un’ultima precisazione: “Il coordinamento in difesa del Santa Croce ha riportato un dato: 550 dipendenti in area non sanitaria. In realtà sono 142 nel ruolo amministrativo e 119 in quello tecnico. Forse hanno calcolato gli operatori socio sanitari, figure importanti nell’ambito dell’assistenza”.
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