di Redazione
24 aprile 2013
PESARO – 6 teatri storici, 24 spettacoli, 87 interpreti, 6 mostre d’arte, 22 esposizioni d’artigianato, 4 incontri di degustazione, 6 aperitivi a km 0.
Sono solo alcuni dei numeri che hanno coronato la realizzazione di questa Stagione di Prosa 2012-13 della Rete dei Teatri della provincia di Pesaro e Urbino, nata dalla collaborazione fra Amministrazione provinciale, Amat, Regione Marche e Comuni di Gradara, Macerata Feltria, Mondavio, San Costanzo, San Lorenzo in Campo, Urbania.
Una Stagione che ha saputo offrire al vasto e variegato pubblico – di oltre 2200 persone – non soltanto spettacoli, ma un’ampia offerta culturale e turistica trasformando i teatri in un crocevia di proposte nuove ed intriganti.
Nonostante la crisi e il momento storico difficile, andare a teatro è dunque, ancora per molti, una scelta per divertirsi, emozionarsi e stare insieme in splendidi luoghi pubblici, come i preziosi teatri storici della nostra provincia.
E gli spettacoli proposti dalla Stagione della Rete diventano piacevolissime occasioni per ri-scoprire il territorio e le sue grandi qualità: dalle bellezze paesaggistiche, artistiche e architettoniche, alle eccellenze dell’artigianato e dell’enogastronomia.
Davide Rossi, assessore alle Politiche Culturali della Provincia afferma “Le attività della Rete teatrale sono portatrici di valore e di opportunità per lo sviluppo di tutto il territorio, fornendo un sistema di proposte dedicate alla crescita culturale, turistica ed economica della Provincia. La stagione teatrale rappresenta quindi un volano strategico, coinvolgendo diverse realtà del territorio, per tutto l’organismo economico della Provincia, anche in un momento così incerto e difficile. La Rete teatrale è la dimostrazione che la cultura ha ancora un ruolo importante nel nostro territorio e rappresenta una realtà importante da tutelare”.
Il pubblico ha dimostrato di apprezzare particolarmente i grandi classici nelle performance di bravi attori come Paola Quattrini, Elena Bucci, Marco Sgrosso, Pietro Conversano e Jurij Ferrini, i divertenti monologhi di Marco Marzocca e Dario Vergassola (protagonisti di Scenaridens), le geniali sperimentazioni di artisti come Mario Mariani, Niba, Andrea Bartola e l’irriverente Giorgio Montanini, i nuovi linguaggi della scena proposti da registi come Serena Sinigallia e Oscar de Summa, il teatro civile di Marta Cuscunà e Marco Cortesi, o il fascino poetico degli spettacoli presentati da artiste marchigiane come Roberta Biagiarelli e Frida Neri.
Anche quest’anno ai giovani spettatori è stato dedicato il progetto di formazione teatrale Scuola di Platea che – grazie alla preziosa collaborazione di cinque scuole superiori del territorio provinciale (Classico Nolfi di Fano, Scientifico Marconi di Pesaro, Scientifico Torelli di Pergola, Istituto Montefeltro di Sassocorvaro e Istituto Della Rovere di Urbania) – ha coinvolto oltre 600 studenti, portandoli a conoscere il magico mondo del teatro attraverso lezioni e incontri con le compagnie che hanno preceduto la visione degli spettacoli:
fondamentali momenti di riflessione e confronto, per diventare, fin da giovani, spettatori consapevoli ed appassionati.
Ottima partecipazione di pubblico per Il Gusto in Scena, gli incontri di degustazione (condotti da Otello Renzi e Tommaso Lucchetti per INPUT) e per gli aperitivi a KM 0 proposti dai bar e ristoratori di San Costanzo.
Grande interesse anche per le esposizioni di Mani Pensanti, a cura di Confartigianato, che hanno permesso di conoscere ed ammirare da vicino straordinari prodotti dell’artigianato locale.
Il pubblico ha dimostrato di apprezzare anche le proposte di IN CONTEMPORANEA. ONE DAY ART EXHIBITION, (a cura di SPAC in collaborazione con la Comunità Montana Alto e Medio Metauro).
Le esposizioni delle opere di sei giovani, ma già affermati artisti – gli illustratori Luca Berloni, Maja Celia, Emanuela Orciari, Luigi Raffaelli, il ceramista Andrea Desimoni, il fotografo Andrea Renzoni -, hanno permesso di trasformare, per un giorno, i foyer dei Teatri di Mondavio, San Lorenzo in Campo e Urbania, in vere e proprie gallerie d’arte.
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