27 aprile 2013
PESARO – “Emozione unica. Esordire in nazionale, in una prova così importante, a Pesaro, in un posto che sento casa mia, con il pubblico che tifava per me. E’ stata una soddisfazione: ho potuto dimostrare il mio lavoro e la nostra unione di squadra davanti a pubblico fantastico”.
La fanese Camilla Bini, bellissima e bravissima, non poteva chiedere di più: un tifo da stadio ha accompagnato la seconda giornata di Coppa del Mondo di Ginnastica Ritmica a Pesaro, che ha messo al collo delle farfalle azzurre la medaglia d’oro. Quasi 1.200 spettatori nel corso della giornata all’Adriatic Arena hanno seguito gli esercizi delle ginnaste più forti del mondo. Le farfalle azzurre allenate da Emanuela Maccarani (Camilla Bini, Marta Pagnini, Andreea Stefanescu, Chiara Ianni e Camilla Patriarca) sono giunte prime al termine della World Cup All Around a squadre, davanti alla Bulgaria e all’Ucraina. Ecco perché, hanno commentato i maligni, la Russia non si è presentata… “La Russia ha avuto paura? Non credo – ha rimarcato il capitano Marta Pagnini -, ogni gara è a sé, ogni squadra è consapevole della propria forza. Noi ce la giocheremo quando le incontreremo”. Appuntamento in agosto, a Kiev.
“Era importante ancora una volta trasmettere qualcosa, ai tifosi, ai fans e alla giuria – ha spiegato la responsabile della Nazionale, Emanuela Maccarani -. Questo è avvenuto. Partenza ottima. C’era una parte di tifoseria che conosceva l’esercizio e i suoi tanti passaggio insidiosi. C’è stata una preparazione molto intensa e lunga, mai così lunga, di tanti mesi. E’ cambiato il codice, gli attrezzi, le atlete. Tutto molto motivante e stimolante ma anche difficile per le ginnaste. Con una concorrenza agguerrita e alta. Con poche gare quest’anno, purtroppo, per provare gli esercizi. Strepitose le mie ginnaste, spero che con questo inizio abbiamo formato quel noi, una squadra, per affronatre un cammino in salita, tutto da scrivere”.
Camilla Bini, prodotto dell’Aurora Fano, da tre anni si allena al Centro Federale di Desio. Aveva 6 anni quando i genitori l’accompagnarono per la prima volta a un corso: oggi, bellissima, già campionessa italiana di categoria, a non ancora 19 anni, è uno degli elementi di spicco della Nazionale. “Era una predestinata, anche se aveva un bel caratterino: fui io a notarla per la prima volta, poi è cresciuta con Nana Londaridze – ha spiegato Paola Porfiri, fondatrice dell’Aurora Fano e organizzatrice della tappa pesarese di Coppa del Mondo – ha dei piedi bellissimi, un dorso perfetto, prestante come papà Claudio, diventato poi socio dell’Aurora e colonna portante dell’evento pesarese. Camilla è armoniosa, espressiva, con grandi mobilità articolari e manualità con gli attrezzi. In più è coraggiosa: si butta”. E al primo “tuffo” ha trovato l’oro.
Emozioni sparse all’Adriatic Arena. Nella giornata di ieri si è completata anche la fase dell’International Tournament “Città di Pesaro” All Around, individuale categoria senior. La fabrianese Julieta Cantaluppi è giunta quinta nella sua categoria con un punteggio di (63.300) dietro alla russa Yana Kudryatseva (prima), all’ucraina Viktoria Mazur (seconda), la lettone Jelizaveta Gamalejeva (terza) e l’israeliana Alona Koshevatskiy (quarta). Decima l’altra italiana Giulia Pala. “Il mio risultato mi soddisfa ma non del tutto: ho centrato le finali con esercizi completamenti nuovi e dunque sono contenta ma ho fatto degli errori durante l’esercizio, quindi posso migliorare nelle gare di domani – spiega la 28enne Cantaluppi – Di solito partecipavo alla World Cup e non all’International Tournament, ma in ogni caso devo dire che Pesaro regala sempre grandi emozioni. Un palazzo dello Sport grande e prestigioso ma allo stesso tempo accogliente”.
E’atteso per domani (domenica 28 Aprile) invece il clou della tre giorni di World Cup: nel corso della giornata infatti si svolgeranno le Finali Senior individuali e Junior a squadre del Torneo Città di Pesaro ed anche le Finali della World Cup a Squadre e Individuali. Alle 17 è prevista la premiazione della World Cup mentre alle 18 spazio al Gran Galà di chiusura.
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