29 aprile 2013
PESARO – Si chiama Dora, vive a Pesaro ed è la sorella del neoministro per l’integrazione Cècile Kyenge Kashetu, il primo ministro di colore della storia italiana. Dora lavora come dipendente alla Coop, nel reparto bibite e vini, e gestisce un piccolo negozio di sartoria in via Rossi.
Il loro legame con Pesaro è iniziato come per tanti altri emigrati: con la speranza, in una città, un territorio, da sempre improntato all’accoglienza. “A Pesaro avevamo amici, ci hanno detto che c’era lavoro e, da Roma, siamo arrivati qui – spiega -. Mia sorella Cècile, invece, è andata a Modena per la specializzazione. Io ho due figlie e anche la figlia di Cècile vive qui. Mia figlia e lei frenquentano l’università”.
Cècile e Dora sono originarie della Repubblica democratica del Congo. Cècile è la prima donna di origine africana all’interno del Parlamento italiano e la prima donna nera della storia del nostro paese a ricevere il prestigioso incarico di ministro.
Sono 30 anni che Cècile e Dora, ora cittadine italiane, vivono nel belpaese. Cècile è arrivata in Italia per studi di medicina e chirurgia, si è laurea nella specialistica oculistica. Si è sposata con un cittadino italiano e i suoi figli sono nati in Italia così come i figli di Dora.
“Quando ho saputo la notizia sudavo a freddo, tremavo, stavo lavoravo alla Coop, mi sembrava di essere in un sogno – spiega Dora -. Siamo una famiglia umile, profondamente cattolica. E adesso pregheremo solo di più. Mia sorella è una persona corretta e umile. Se tutti noi siamo qui questo è solo grazie a lei. Presto tornerà a Pesaro, l’accoglieremo per festeggiare la sua nomina”. Una nomina storica di cui, Pesaro e le Marche, anche grazie al ruolo di Letta avuto sul nostro territorio in campagna elettorale, si sentono vicine.
possiamo considerarla marchigiana, dopo la boldrini, non ci resta che essere orgogliosi di essere marchigiani