di Redazione

2 maggio 2013

PESARO – Dopo il blitz all’alba, in provincia di Chieti, a San Salvo, che ha portato all’arresto di Rubin Talaban, detto il gelido, emergono diversi particolari.

Talaban, accusato di essere l’esecutore materiale dell’agguato con l’acido ai danni dell’avvocato Lucia Annibali, alla vista dei carabinieri (erano in 40) ha tentato di fuggire in tutte le maniere: ha cercato pure di lanciarsi dal balcone, al secondo piano della palazzina in cui si era nascosto. Già a valigia pronta la valigia, barba lunga per cercare di non farsi riconoscere, preparato il piano per tornare in Albania passando in auto per Trieste. nei guai pure i due che lo hanno ospitato: gli albanesi Arlind e Arvid Spahija,  20 e 22 anni, già arrestati nei mesi scorsi dai carabinieri e accusati di una serie di scippi ai danni di anziane. Saranno processati a Vasto con rito direttissimo per favoreggiamento.

Rubin Talaban, attualmente in carcere a Vasto, sarà trasferito a Pesaro per essere a disposizione del procuratore capo di Pesaro, Manfredi Palumbo e del titolare delle indagini, Monica Garulli. Non solo: perché le indagini avrebbero portato anche alla figura di un non precisato “colletto bianco”, residente delle Marche e definito come “molto ben inserito nella società”, che avrebbe favorito la fuga di Rubin Talaban  che doveva nascondere anche una lesione da acido procurata, forse, durante l’aggressione della Annibali.

 

MAI SOLE – Camminata di solidarietà per Lucia e tutte le donne vittime di violenza domenica 5 maggio 2013 ore 11.

 

 

La feroce aggressione subita da Lucia Annibali, una giovane avvocatessa di 35 anni residente nella nostra città, sembra riproporre un copione tristemente diffuso nel nostro paese: le donne non cessano di essere oggetto di violenze inaudite da parte di uomini che appartengono alla loro cerchia di relazioni. ‘Il Comune di Pesaro, la Provincia di Pesaro e Urbino, le Istituzioni e le Associazioni che da anni si battono contro la violenza di genere, unitamente a tanti cittadini e cittadine’ afferma Gloriana Gambini, assessore alla Cultura del Comune, ‘sentono il bisogno di manifestare la propria sofferenza ma anche il senso di vicinanza e solidarietà a Lucia, alla sua famiglia e a tutte le donne vittima di violenza.”

E’ importante che accanto alle istituzioni ed agli operatori della rete antiviolenza territoriale provinciale che quotidianamente accolgono e seguono con professionalità e discrezione le donne vittime di violenza –evidenzia Daniela Ciaroni, Assessore alle Pari Opportunità della Provincia- anche tutta la società si faccia carico di condannare pubblicamente coloro che hanno una concezione proprietaria ed esclusiva della donna.

 

Domenica prossima, 5 maggio, dunque, ci troveremo in piazza della Libertà per una “camminata di solidarietà” intitolata “MAI SOLE”: un gesto concreto attraverso cui esprimere, in una sorta di abbraccio comune, la vicinanza a Lucia e a tutte le altre donne. Si parte alle 11 e si cammina insieme fino al Molo di Levante; tutta la comunità è invitata a partecipare. Si chiede di indossare una maglietta bianca in segno di riconoscimento e visibilità. Hanno già confermato la propria presenza anche l’On.le Alessia Morani e la Sen. Camilla Fabbri. In caso di maltempo, l’iniziativa sarà rinviata a domenica 12 maggio.

 

Si ricorda che a Pesaro in via Diaz 10 è attivo il Centro Antiviolenza Provinciale PARLA CON NOI (0721 639014, parlaconnoi@provincia.ps.it) contattabile anche attraverso il numero nazionale gratuito antiviolenza 1522. In città è anche attiva la Rete di Istituzioni Contro la Violenza di cui fanno parte: Carabinieri, Poliziotti, Vigili Urbani, assistenti sociali dei Comuni, professionisti dei consultori familiari delle Asur, medici e operatori del Pronto Soccorso e degli Ospedali, medici di base.

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