“Condanniamo Preiti e chi lo giustifica”

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2 maggio 2013

Giacomo Mattioli

di Giacomo Mattioli*

FANO – Dopo il tragico attentato di domenica scorsa ai danni dei due Carabinieri in servizio presso Palazzo Chigi, tutto il mondo politico si è dimostrato compatto nel dichiarare unanimemente la propria contrarietà e condanna nei confronti di quel gesto di violenza e dell’autore”…sarebbe bello poter iniziare così una riflessione su quanto accaduto, ma purtroppo non è possibile.

Spiace infatti constatare le prese di posizione di alcuni incauti esponenti a 5 stelle che sono scivolati sull’argomento, con imprudenti dichiarazioni volte quasi a giustificare quanto accaduto come se condividessero gli intenti dell’autore.

E se abbiamo appreso, increduli, che un Consigliere grillino torinese ha scritto che “il vero problema non è che qualcuno vada davanti a Palazzo Chigi e spari durante il giuramento del governo, il vero problema è che in questo momento, ne sono assolutamente certo, ci sono alcuni milioni di italiani che pensano: peccato che non abbia fatto secco almeno un ministro” (fonte: Facebook), uno sgomento ancor maggiore ci ha pervaso alle parole di un rappresentante a 5 stelle di questo territorio (notoriamente pacifico e tollerante), che ha affermato: “avesse sparato a un’auto blu, avrei capito il senso o il significato. Sparare a un carabiniere è deprecabile, sparare a un politico è una cosa diversa” (fonte: www.pu24.it).

Le poco onorevoli parole dell’onorevole Cecconi (questo è il nome dell’autore di tale imprudente dichiarazione) ci portano a fare alcune riflessioni. Iniziamo dal ricordare che, essendo egli stesso un deputato, avrebbe potuto esserci proprio lui all’interno di un’auto blu al momento di un attentato: forse l’Onorevole Cecconi non ha ancora ben capito dov’è arrivato e quale ruolo ricopre, o forse gli piace farsi sparare contro.

Battute a parte, la cosa veramente grave è che quelle parole (non ancora smentite) mancano di rispetto verso la vita umana, ancor prima che verso le Istituzioni, e denotano un’enorme irresponsabilità nei confronti della situazione socio-economica attuale del nostro Paese.

In un Paese in ginocchio, piegato dalla crisi, con il tasso di disoccupazione all’11,5% e la disoccupazione giovanile al 38,4% (fonte: Istat), purtroppo certi gesti inconsulti da parte di persone in difficoltà diventano tristemente possibili: si pensi anche all’attentato contro le due dipendenti della Regione Umbria di un paio di mesi fa. Ciò che di più sbagliato può arrivare dalla politica in questo momento è un atteggiamento superficiale e poco risoluto nell’affrontare i problemi del lavoro, dell’accesso al credito, dello stato sociale: oggi alla Politica, quella con la P maiuscola, è richiesto uno sforzo in più che è quello di scendere dal suo piedistallo dorato, smetterla con i teatrini da Prima Repubblica, comprendere la fatica che sempre più cittadini fanno per arrivare alla fine del mese e dare risposte serie, concrete, credibili e condivise.

Se anche il guru pentastellato, Beppe Grillo, dopo aver ripetutamente inneggiato a “bombardare il Parlamento” e a compiere “marce su Roma”, è stato frettolosamente costretto a ritrattare tutto e a prendere le distanze da quanto accaduto, ci aspettiamo che anche l’Onorevole grillino di casa nostra faccia altrettanto, smentisca le sue parole e si scusi pubblicamente.

Per quanto ci riguarda, non possiamo che condannare fermamente quanto accaduto, essere solidali verso le famiglie dei Carabinieri feriti e verso tutte le Forze dell’Ordine, e continuare a credere ed impegnarci responsabilmente in una politica di ascolto e vicinanza quotidiana ai problemi reali dei cittadini, senza sottovalutare né strumentalizzare l’accaduto e tenendo quindi i toni del dibattito politico sempre bassi per non gettare ulteriore benzina sul fuoco.

*Capogruppo La Tua Fano

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