di Redazione
4 maggio 2013
PESARO – Non usa mezze parole Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino sempre più lanciato e coinvolto nel panorama nazionale del PD. “Serve subito un segretario, fin dall’Assemblea nazionale dell’11 maggio: dietro l’idea della reggenza sento puzza di restaurazione – commenta -. Poi, sarebbe auspicabile un congresso aperto non solo agli iscritti, per ricostruire il nuovo Pd partendo da una nuova generazione, nata Dem, e dagli amministratori locali. Perché o si ha il coraggio di cambiare o il Pd implode. Ho paura che dietro l’esigenza sacrosanta di sostenere il Governo Letta, per il bene del Paese, si nasconda l’esigenza di garantire la sopravvivenza delle correnti del Pd che non rappresentano più nulla”. L’affondo sulla Convenzione per le riforme costituzionali: “Non ha senso con un governo di servizio, di larghe intese, come il Governo Letta – spiega Ricci – le riforme deve farle il Parlamento. Berlusconi? Contrarissimo al fatto che poi possa presiederla: improponibile”.
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