di Redazione
5 maggio 2013
PESARO – Il presidio dell’Oipa ha avuto molto successo: “Erano presenti numerose persone, nonostante il fatto che sia iniziato più tardi del previsto – spiega Deborah Olmi, vicedelegato dell’Oipa Pesaro e Urbino, l’organizzazione internazionale protezione animali -. Siamo riusciti a parlare con buona parte del pubblico in arrivo al circo e a distribuire loro materiale informativo sui circhi con animali, sulle tecniche violente di addestramento, sulla prigionia e la crudeltà di cui sono vittime. Ci siamo fatti vedere con cartelloni e uno striscione e abbiamo anche sensibilizzato le persone parlando al microfono. Alcuni hanno deciso di non entrare, altri purtroppo sono entrati comunque ma l’importante è averli quanto meno fatto riflettere sull’argomento, nella speranza che poi magari si informino e in futuro decidano di non tornare più al circo. La giornata di ieri avrà una grossa risonanza e speriamo che tutti si rendano conto di quanto sia crudele e vergognoso il circo con animali”.
“Ci sono stati un po’ di screzi con i circensi – spiega la Olmi – che come al solito si sono avvicinati al nostro gruppo e ci hanno offesi e insultati, intimandoci di non stare sul marciapiede perché, secondo loro, avevano affittato anche quello e quindi era di loro “proprietà”. A un certo punto, per evitare problemi, siamo dovuti scendere sul bordo della strada… ma fortunatamente non è successo nulla, grazie alla presenza della Digos e al fatto che abbiamo mantenuto la calma e abbiamo ignorato le loro provocazioni.
La buona notizia è che abbiamo saputo che diversi spettacoli del circo sono stati annullati i giorni scorsi per lo scarso pubblico e che il circo dovrebbe lasciare Pesaro in anticipo rispetto a quanto previsto.
Qualcosa forse sta cambiando nella cultura della gente, forse grazie anche all’opera di sensibilizzazione che abbiamo fatto nei mesi scorsi sulla questione della mozione sui circhi (poi purtroppo bocciata) e che continueremo a fare anche in futuro. E grazie anche alla diffusione e alla risonanza che viene data dai media alle nostre iniziative”.
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