di Redazione
7 maggio 2013
URBANIA – I Carabinieri del NOE di Ancona in collaborazione con quelli della Stazione CC di Urbania, nel corso di un’operazione a salvaguardia dell’ambiente svolta nell’intera provincia di Pesaro ed Urbino, ieri mattina hanno scoperto un’area industriale sita nella periferia di Urbania, proprio a ridosso del fiume Metauro, dove due stranieri di origine marocchina avevano stoccato, illecitamente, circa 200 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, costituiti soprattutto da rottami ferrosi di vario genere, elettrodomestici e mobili fuori uso, monitor di computer, televisori e cartucce toner esaurite per stampanti.
Oltre a ciò sono state trovate, nello stesso capannone industriale, due carcasse di autovetture ed un grande quantitativo di biciclette e parti di esse, la cui provenienza è in corso di accertamento. Una vera e propria discarica abusiva al coperto, quindi, così i due stranieri sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Urbino per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e per deposito incontrollato degli stessi, in concorso con i due proprietari – entrambi italiani – del capannone industriale che era stato “prestato” ai marocchini, i quali evidentemente lo avevano utilizzato, a loro volta, per svolgervi dette attività illecite. L’area in questione e tutti i rifiuti rinvenuti stoccati sulla stessa sono stati posti sotto sequestro penale. I reati contestati assumono particolare rilevanza in considerazione del fatto che sono stati commessi in area a ridosso di zona protetta dal punto di vista paesaggistico ed ambientale: il capannone industriale sequestrato, infatti, si trova a poca distanza dalla sponda del fiume Metauro. La situazione igienico – sanitaria ed ambientale è ora sotto controllo, e nei prossimi giorni si procederà alla completa bonifica del sito.
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