Tagli al trasporto pubblico locale: la rabbia della Filt Cgil

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7 maggio 2013

PESARO – Ci sono rabbia e amarezza nelle parole del segretario generale provinciale della Filt Cgil (lavoratori dei trasporti) Maurizio Amadori. La rabbia per il silenzio e il totale disinteresse nei confronti dei tagli pari al 4% per cento al trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano che la Filt assieme alle altre sigle sindacali denuncia da mesi.

“Tagli che si potevano evitare – ribadisce il segretario – che la Regione ha voluto a tutti i costi imporre alla Provincia senza che si sia alzata una voce, dico una voce contro le ripercussioni sui pendolari e sui lavoratori”.

La Filt non ci sta a passare da Cassandra e a dire “l’avevamo detto noi”, tuttavia annuncia che i tagli saranno operativi a partire dal 1° giugno prossimo mentre l’allarme era stato lanciato già a gennaio.

“Leggo con profonda costernazione – prosegue Amadori – la preoccupazione “recente” e diffusa a mezzo stampa dal presidente di Adriabus Giorgio Londei. Mi chiedo dov’era il presidente quando i sindacati a livello provinciale e regionale chiedevano incontri, discutevano con la Provincia, manifestavano, denunciavano questa ennesima scure contro un settore che ha già pagato un prezzo molto caro con i tagli del 2012, grazie ai quali 24 persone hanno perso il lavoro?”.

“Non ho nulla di personale contro il presidente di Adriabus ma il suo intervento mi pare inutile e tardivo. Come il famoso proverbio che dice che si chiude la stalla dopo che sono usciti i buoi. Il presidente parla anche di concertazione con la Regione. Concertazione? Ma quale concertazione? Tutto è ormai deciso e le esternazioni di Londei francamente non le capisco”.

Tuttavia la Filt Cgil punta il dito sulla Regione, unica responsabile di questi provvedimenti. “Non gliene importa nulla se il nostro entroterra non avrà più un numero sufficiente di autobus o se i lavoratori perderanno il posto”.

“Siamo amareggiati anche dalla solitudine nella quale ci hanno lasciati – prosegue – e ora che gli effetti si faranno sentire concretamente parlano di concertazione. Incredibile”.

Reduci da un incontro con il prefetto di Pesaro Attilio Visconti, venerdì scorso, che si è detto molto preoccupato da questa decisione, Maurizio Amadori a nome della categoria sindacale che rappresenta ammonisce: “Nessun posto di lavoro dovrà essere toccato. Abbiamo già dato e se taglieranno il personale  possono dimenticarsi la via del dialogo finora intrapresa. Il sindacato metterà in campo tutti gli strumenti di lotta che la legge gli consente per fermare un provvedimento ingiusto e inutile che colpisce ancora una volta  i cittadini più deboli e i lavoratori”.

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