Urbino, le imprese fanno proposte su collegamenti, Ztl, piano strategico e tributi

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10 maggio 2013

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URBINO – Ad Urbino in quattro anni, dal 2008 al 2012, si registra un saldo negativo ma non drammatico delle imprese artigiane (-42). La crisi ha pesato maggiormente sulle imprese del manifatturiero e le  costruzioni. La variazione percentuale delle imprese artigiane registrate è del -6,5%, dato inferiore alla variazione (-11%), registrata su base provinciale. Tuttavia non sono pochi i problemi che attanagliano questo lembo di territorio dei quali si discuterà nel corso di un incontro con gli imprenditori della zona (compresi quelli del Comune di Petriano), nel corso dell’Assemblea congressuale territoriale della Cna che si terrà lunedì 13 maggio (ore 21), nella sala riunioni della Cna di Urbino.

Si parlerà in particolare del Piano Strategico di Urbino. Cna, quale componente di Rete Imprese Italia ha presentato in un documento quelle che ritiene essere le direttrici fondamentali per lo sviluppo economico e per la vita della città in relazione allo sviluppo di turismo-commercio-artigianato e le loro interazioni con le eccellenze del territorio. C’è poi il problema della Ztl. Nel centro storico stanno crescendo fenomeni di esodo verso altre aree ma soprattutto fenomeni di chiusura di esercizi commerciali, artigianali, di uffici e servizi in un 2013 che si sta manifestando come il momento più duro della crisi in cui per la maggior parte delle attività presenti nel centro storico l’obiettivo è sopravvivere. L’introduzione dei varchi elettronici 0/24 in questo momento specifico ha gravi conseguenze sulla redditività e sulla capacità di competere della maggior parte degli esercizi operanti nel centro di Urbino. Ed ancora Occupazione suolo pubblico e Tosap con la possibilità di usufruire di incentivi o contributi al fine di renderne l’obbligo meno gravoso. Ma c’è tutto il problema relativo alla viabilità e mobilità. La Fano-Grosseto; tutti ormai guardano alla possibilità del coinvolgimento dei privati come unica soluzione, con la speranza che questo possa consentire di aprire tutti i cantieri per il completamento della Fano-Grosseto, a cominciare dal collegamento del tratto esistente con la bretella di Urbino e il superamento della barriera appenninica fino alla E45 e ad Arezzo. E poi il collegamento con Pesaro: ritardo storico che deve essere recuperato; da Morciola ad Urbino la strada provinciale urbinate 423 (ex strada statale) è assolutamente inadeguata come collegamento tra i due co-capoluoghi.  Il collegamento con la Valle del Foglia, la strada provinciale Feltresca, certamente inadatta per collegare tutto l’alto Montefeltro ai servizi della città di Urbino, ad iniziare da quelli ospedalieri, e per consentire un positivo sviluppo delle relazioni economiche. Il destino della ferrovia dismessa: collegamento Fano-Urbino con una pista ciclabile? Ed ancora il timore per la perdita di alcuni servizi importanti, come il tribunale;  la necessità di un confronto più serrato con i comuni di Urbino e Petriano su Tares ed Imu, anche alla luce di quelle che saranno le determinazioni del nuovo governo, auspicando una piattaforma comune del coordinamento locale di Rete imprese Italia. Il ruolo di Urbino come comune capofila di tutto un territorio, anche alla luce di un nuovo associazionismo tra comuni, dopo la probabile soppressione delle province, soprattutto per una gestione associata dei servizi più moderna e sostenibile economicamente. Il problema dell’abusivismo, in alcuni settori particolarmente allarmante nella città di Urbino, che sta sempre più assumendo i contorni di una vera e propria frattura sociale, oltre che un’emergenza economica. Secondo la CNA occorre infine  riqualificare il quartiere Urbino 2 al confine con il comune di Petriano.

All’incontro con gli imprenditori di lunedì parteciperanno il responsabile dell’Area Territoriale, Massimo Galli; il presidente della Cna di Urbino, Lorenzo Santi; il vicepresidente provinciale, Alberto Barilari ed il segretario provinciale della Cna, Moreno Bordoni.

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