Arbitro picchiato e assediato: lo salvano i carabinieri

di 

13 maggio 2013

Lo spareggio per non retrocedere in Terza Categoria, tra il Borgo Pace allenato dall’ex Vis Pesaro Luca Pazzaglia e Schieti, è finito con l’arbitro del match, un ventenne di Ostra Vetere, preso a sberle, pugni e spintoni da alcuni spettatori con ecchimosi guaribili in 10 giorni.

L’arbitro, come ha ricostruito il Carlino, si chiama Mattia Piccinini e si è salvato rifugiandosi nello spogliatoio fino all’arrivo dei carabinieri. Ora è sotto choc: potrebbe smettere di arbitrare. L’episodio scatenante è stato un rigore decretato (con espulsione per proteste) a un minuto dalla fine per lo Schieti,  fatto ribattere una seconda volta e segnato. Subito dopo c’è stata una ulteriore espulsione sempre ai danni del Borgo Pace. Incredulo Luca Pazzaglia: “Sono andato via subito dopo la bagarre perché ho visto che non era possibile parlare. Quando mi hanno detto quello che è accaduto sono rimasto allibito”.

Al di là degli eventuali errori tecnici del giovane fischietto (signori, siamo in Seconda Categoria: sbagliano in Serie A…), un’aggressione da censurare in tutte le maniere. All’arbitro, che avrebbe manifestato la voglia di smettere, possiamo ricordare il fatto accaduto anni fa a un suo famoso predecessore: Daniele Tombolini. A inizio carriera, l’arbitro marchigiano oggi conosciuto commentatore Tv, dopo aver concesso tre rigori a una squadra ospite, senza durante una partita di calcio dilettante in provincia di Pesaro, fu assediato per ore all’interno dello spogliatoio. “Sentivo i tifosi che cercavano di togliere i coppi dal tetto… – raccontò anni fa -. Tornai a casa solo con l’aiuto dei carabinieri”.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>