Fano, Pd: “Archivio di Stato, no alla chiusura della sezione”

di 

14 maggio 2013

 da Francesco Torriani (Pd) riceviamo e pubblichiamo:

 

FANO – Le forze politiche di opposizione presenti nel Consiglio comunale di Fano hanno presentato un ordine del giorno a difesa della Sezione fanese dell’Archivio di Stato.

La Sezione dell’Archivio di Stato di Fano rappresenta un punto di riferimento importante per ricerche, saggi, studi e tesi universitarie, e che tale sezione potrà trovare una nuova, adeguata collocazione nella nostra città grazie ai locali comunali di Palazzo Nolfi, via Arco d’Augusto, nel centro storico, strutturati appositamente con i fondi del Ministero per i Beni e Attività culturali, con un accordo sottoscritto con il Comune, lavori per altro a buon punto.

 

Tale soluzione decisa e avviata dal Ministero e dal Comune, tutt’ora in essere, può creare un legame fra biblioteche e musei esistenti e conferire un ruolo importante alla Sezione di Fano, in un vero e proprio polo archivistico e museale territoriale, motivo di interesse per tanti visitatori, studiosi e popolazioni scolastiche con ripercussioni positive sul turismo e, quindi, anche sotto il profilo economico.

 

La nuova sede di Palazzo Nolfi, ha la possibilità di valorizzare il patrimonio archivistico, avendo spazi sufficienti per ospitare aula didattica, mostre permanenti e ulteriori conferimenti di materiale documentale, senza costi maggiori rispetto agli attuali.

 

Le forse di opposizione chiedono al Consiglio Comunale di Fano di attivarsi nelle opportune sedi, in particolare nei confronti della Direzione regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici, affinché non si procedi alla chiusura della Sezione dell’Archivio di Stato di Fano

ORDINE DEL GIORNO:

NO ALLA CHIUSURA DELLA SEZIONE DI FANO DELL’ARCHIVIO DI STATO”

PREMESSO CHE

  • La Sezione di Fano dell’Archivio di Stato è stata creata nel 1965 con decreto del Ministero dell’Interno e che d’allora ha fornito a studenti e studiosi italiani e stranieri un prezioso servizio di consultazione per ogni tipo di ricerca storica ed amministrativa: catasto, documenti, pergamene, rogiti notarili, archivi di famiglia ed altro.

  • Di questo insostituibile compito di documentazione ha potuto usufruire anche del materiale di grande valore storico e culturale di proprietà del Comune di Fano.

  • Tutto questo corre il rischio di essere vanificato se dovessero attuarsi la chiusura della
    Sezione di Fano ed il suo accorpamento all’Archivio di Stato di Pesaro, nel caso di un orientamento in tal senso della Direzione regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche.

  • Se la motivazione addotta per la chiusura è la riduzione della spesa, questa riduzione non può e non deve incidere sulla quantità di servizi erogati nella nostra realtà. Infatti, portare l’Archivio storico Statale, insieme con quello comunale e con i corposi archivi notarili mandamentali (Fano, San Costanzo, Mondolfo e Cartoceto) in un’altra città significa in effetti impoverire la realtà culturale e storica di Fano e del suo territorio.

  • Non valgono le cosiddette ragioni economiche, di fronte al disagio che si creerebbe in tanti cittadini e studiosi per il disservizio creato nel rapporto peculiare che esiste a Fano, da sempre, tra tutti gli archivi storici esistenti sul territorio (comunale, diocesano, Travaglini). Il risparmio, eventualmente conseguibile, ha una scarsissima incidenza e non motiva il trasferimento, oneroso, di documentazione, materiale e personale.

CONSIDERATO CHE

  • Si tratta di una ulteriore sottrazione di un servizio pubblico alla cittadinanza, questa volta in campo culturale, dopo le eliminazioni già operate in altri settori,

  • tra l’altro appare incomprensibile il contrasto tra le decisioni centrali (ristrutturazione
    del palazzo e allestimento di una nuova sede) e
    l’ eventualità di orientamenti periferici  di sopprimere  la Sezione di Fano, tra il decreto d’istituzione  ed i provvedimenti
    successivi.

RITENUTO CHE

  • la Sezione dell’Archivio di Stato di Fano rappresenta un punto di riferimento importante per ricerche, saggi, studi e tesi universitarie, e che tale sezione potrà trovare una nuova, adeguata collocazione nella nostra città grazie ai locali comunali di Palazzo Nolfi, via Arco d’Augusto, nel centro storico, strutturati appositamente con i fondi del Ministero per i Beni e Attività culturali, con un accordo sottoscritto con il Comune, lavori per altro a buon punto.

  • Tale soluzione decisa e avviata dal Ministero e dal Comune, tutt’ora in essere, può creare un legame fra biblioteche e musei esistenti e conferire un ruolo importante alla Sezione di Fano, in un vero e proprio polo archivistico e museale territoriale, motivo di interesse per tanti visitatori, studiosi e popolazioni scolastiche con ripercussioni positive sul turismo e, quindi, anche sotto il profilo economico.

  • La nuova sede di Palazzo Nolfi, ha la possibilità di valorizzare il patrimonio archivistico, avendo spazi sufficienti per ospitare aula didattica, mostre permanenti e ulteriori conferimenti di materiale documentale, senza costi maggiori rispetto agli attuali.

Tutto ciò premesso gli scriventi Consiglieri comunali propongono

al Consiglio Comunale di Fano di attivarsi

nelle opportune sedi, in particolare nei confronti della Direzione regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici, affinché non si procedi alla chiusura della Sezione dell’Archivio di Stato di Fano

I Consiglieri comunali

Francesco Torriani Hadar Omiccioli

Cristian Fanesi Luciano Benini

Luca Stefanelli Samuele Mascarin

Daniele Sanchioni

Renato Claudio Minardi

 

 

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