Raffaele e Oana salutano la Liguria

di 

14 maggio 2013

Oana, la cavalla compagna di viaggio e di fatiche di Raffaele Pierotti

Oana, la cavalla compagna di viaggio e di fatiche di Raffaele Pierotti

PESARO – Dopo qualche giorno ritroviamo Raffaele e Oana, cavaliere e cavalla, che salutano la Liguria per entrare in Piemonte, da dove andranno in Francia, diretti a Lourdes.

Giorno di pioggia questo venerdì 10 maggio. La strada da percorrere è di 23 chilometri fino ad Altare. Ma termino il viaggio a 30 minuti dalla cittadina, non appena un vecchio rudere mi offre i soliti comfort. Nell’unica stalletta dal tetto ancora in buono stato preparo il fuoco che mi fa compagnia, luce e mi asciuga gli impermeabili e gli scarponi. Il resto della giornata è dedicata al Vangelo e alle opere di Gesù, che è il vero scopo del viaggio.

Il sabato prendo tutto con calma e, stufo di salire e scendere per l’Alta Via, decido di fare la strada di fondovalle, un po’ per rifornirmi di alcuni viveri un po’ per evitare di stancare Oana avendone la possibilità. I Sioux chiamavano Custer Chiappe Dure perché instancabile nello stare a cavallo. I Cheyenne avevano una parola: kum-qui-vi-okta che tradotta significa Gambe di Legno, usata per chi riesce a camminare molto a lungo.

E anche oggi non sento la fatica per coprire questi ultimi chilometri che restano per affrontare il Piemonte. Ma prima di lasciare questa Liguria, gentile e ospitale,  è Calizzano a darmi il più ossequioso degli arrivederci, il saluto finale ma non definitivo a un semplice scorridore che ha trovato un sodalizio confortevole, familiare, coinvolgente e disinteressato in queste donne e uomini liguri. Sandro non mi conosce, non mi ha mai visto, in quel momento piombo tranquillo e veloce tra le vie di questo paese e mi trovo quest’uomo vicino a me e a Oana, disponibile nel suo modo affabile e rispettoso nell’aiutarmi. E alla fine mi invita a recarmi da un uomo davvero speciale che possiede un agriturismo veramente ospitale. Alimenti fatti in casa, barattoli pieni d’ogni tipo di marmellate e miele, piatti di cucina casalinga, sciroppo di ribes…Mi prende il desiderio di fermarmi in quell’oasi immersa tra campi verdissimi e fitti rimboschimenti. Una vena di tristezza segna però quest’imprenditore a causa del momento veramente difficile che stiamo tutti vivendo.

Lascio l’agriturismo Le Giaire e Raffaele (questo è il suo nome) con un misto di pensieri mesti e con la gioia di aver trovato un nuovo amico. Non vedo  l’ora di incontrarlo di nuovo, terminato il viaggio.

2 Commenti to “Raffaele e Oana salutano la Liguria”

  1. Giorgio Amadori scrive:

    Oggi mi sento migliore,ho ricevuto una telefonata da Raffaele,un saluto che mi ha riempito di felicità, ..” un saluto da un buon amico.”.

  2. FRANCO DUTTO scrive:

    E’ STATO UN PIACERE L’AVERE INCONTRATO TE E LA TUA AVVENTURA SULLE STRADE DI BOVES A DUE PASSI DAL CONFINE. SEGUIRO’ L’AVVENTURA CON PIACERE. PER ORA MI SONO RIMASTE LE DUE FOTO SCATTATE A TE E ALLA FIDA CAVALLA OANA. CIAO

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