Sorbini: “Il volley merita attenzione e rispetto”

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17 maggio 2013

PESARO – Tre scudetti consecutivi, una Coppa Italia di A1, una Coppa Italia di A1, quattro Supercoppa italiana, una Coppa Cev, una Coppa Challenge. La bacheca della Robursport, più che ricca, è invidiabile. Eppure il futuro della gloriosa società nata quarantasei anni fa è a forte rischio. Con un’amara sensazione: di essere considerata la figliastra. Quasi un ostacolo nella lotta – disperata – di garantire un futuro alla Vuelle. Come se, in una famiglia, un padre desse l’unico piatto di minestra a un figlio e lasciasse gli altri a digiuno.

Ne abbiamo parlato con Giancarlo Sorbini, in una lunga intervista divisa in tre puntate: la prima la pubblichiamo oggi, la seconda sabato, la terza domenica.

Giancarlo Sorbini (foto Danilo Billi)

Giancarlo Sorbini (foto Danilo Billi)

Giorni fa il Consorzio Pesaro Basket ha annunciato che non ci sono i soldi per garantire un futuro in serie A. Giancarlo Sorbini, lei è presidente della Robursport: può illustrarci la vostra situazione?

“Se, come ha fatto il Consorzio, dovessi scrivere una lettera, affermerei che la nostra situazione è identica a quella del basket. Stiamo cercando di finire l’anno sportivo 2012/13, di pagare le atlete, cercando di onorare i contratti, perché la stagione finisce assai prima della scadenza del rapporto con giocatrici e tecnici. Per il prossimo campionato, siamo nelle stesse condizioni: aspettiamo una sorta di certezza economica che ci consenta di iniziare…”.

Avete allacciato qualche rapporto, siete in attesa di risposte?
“Non abbiamo la fortuna di avere gli stessi ricercatori di risorse che ha il basket. Rispetto a calcio e basket, siamo uno sport diverso, con altra visibilità e altri canali. Usiamo i pochi canali nazionali a disposizione di uno sport femminile per eccellenza qual è la pallavolo. Strade diverse, con il vantaggio che chiediamo cifre inferiori. Eppure, in questo momento, facciamo fatica. L’altro canale è locale e fino a qualche anno fa mi era sconosciuto. Dico la verità: fino a poco tempo fa neppure conoscevo gli uffici del Comune. Per il sindaco Ceriscioli e il suo portavoce Arceci ci hanno dato una mano per la passata stagione e stanno provando a farlo anche per la prossima. Però, un po’ per un fatto cronologico, visto che il basket ha tempi più stretti per l’iscrizione ai campionati, un po’ perché c’è titubanza a investire nello sport, stiamo aspettando ancora risposte e in particolare di capire come evolverà la situazione della Victoria Libertas. Non c’è una lotta contro il basket, ma contro il tempo…”.

In questo momento il vostro futuro è subordinato a quello del basket cittadino.
“Purtroppo, sì, e non ci aiuta. Anche perché sembra metterci in competizione con la pallacanestro. Non è così e non sarebbe giusto, perché sono due passioni sportive che possono sommarsi, non elidersi. Anzi, sono contento che alla marcia di domenica pomeriggio organizzata dai tifosi di basket partecipino i Balusch. Prima sono rimasto  stupito, ma poi ho capito che è giusto perché si accomunano passioni sportive della città. Onestamente, però, quando apro i giornali e vedo quanta attenzione ci sia per il basket, senza alcuna  proporzione per il volley, ci rimango male. Sarebbe giusto avere maggiore rispetto per un’attività molto ricca. Questo vale anche per le risposte degli sponsor che stiamo interpellando. Preferisco ricevere un no, e non sono mancati, alle risposte non date. Meglio la schiettezza da parte di imprenditori che conosco a chi ti fa attendere senza dare risposte. Non è bello, né per noi, né per la realtà sportiva cittadina nella sua interezza”.

Avrà notato, però, che www.pu24.it dedica grandi attenzioni a tutti gli sport, conscio  della straordinaria importanza sociale che rappresentate. Lo sport femminile praticato a Pesaro è targato soprattutto Robursport e Snoopy.
“Siamo contenti di questo. Abbiamo faticato, negli anni, a creare questo connubio, perché sono due realtà diverse. Una parte è dedicata al giovanile, al sociale, l’altra è di livello più alto. Non solo Robursport e Snoopy, però, perché collaboriamo con altre società. Mi fa piacere che voi sottolineiate spesso l’investimento nei giovani. Da qualche anno, a fatica, perché rimaniamo legati affettivamente alle ragazze che giocano da tempo con noi, riusciamo a partecipare a campionati di serie D con squadre under 16; di serie C con le under 18. E, con tante giovani, alla B1 che diventa propedeutica alla serie A1. E anche in A1 abbiamo presentato diverse ragazze. Non ci sono altre strade. Intanto perché si risparmia, poi perché ti dà enorme soddisfazione quando nei diversi gruppi trovi otto ragazze (sei italiane e due straniere) nei roster delle rispettive nazionali. Siamo orgogliosi di questo. E allo stesso tempo dispiaciuti, anzi arrabbiati, che tutto questo venga taciuto, non considerato. Non lo dico per noi, ma anche per chi lavora con noi, a iniziare dai tecnici. L’altro giorno notavo che il coach della Nazionale maggiore è Mencarelli, che vive a Urbino ed è un amico molto attento alla nostra realtà; che il suo vice è Paolo Tofoli, che non ha avuto fortuna con noi (ma ha raggiunto una Final Four e forse, senza il caso Hooker, avrebbe vinto il quarto scudetto consecutivo; ndr), ma con il quale siamo rimasti amici; che il terzo è Matteo Bertini, allenatore della Snoopy di serie B1, dici qualcosa abbiamo pure fatto. Che ciò non venga considerato ci dispiace, anzi ci fa arrabbiare”.

Fine prima parte – continua

Un commento to “Sorbini: “Il volley merita attenzione e rispetto””

  1. stefi scrive:

    Forse era meglio non sapere… ahahah a gim ben!!

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