di Redazione
22 maggio 2013
PESARO – Oltre 200 imprese artigiane chiuse in città negli ultimi quattro anni. Nel 2008 erano 3.027 a fine 2012 sono 2.826. Mancano ancora i dati relativi al primo semestre dell’anno che, purtroppo, non riservano niente di buono. E’ questo il quadro sconsolante di un settore, quello della piccola e piccolissima impresa, che sta pagando più di altri gli effetti della recessione.
Una recessione che ha falciato, nel silenzio pressoché generale, decine e decine di attività con una lunga tradizione. Oltre alle botteghe del centro – che poco e male avevano resistito all’avanzata dei centri commerciali – sono ora molti i laboratori artigiani via Toscana e via Liguria che hanno chiuso i battenti in questi ultimi quattro anni. Una impressionante schiera di capannoni sfitti che coinvolge altre zone della città come ad esempio Tombaccia, Villa Fastiggi, Selva Grossa. Un progressivo processo di desertificazione delle aree artigianali, un tempo cuore pulsante dell’economia della città. Ed in questo quadro si inserisce il problema di un numero sempre più elevato di disoccupati e di ricorso alla cassa integrazione praticamente più che raddoppiato.
In questo quadro di difficoltà generale e di impoverimento di un territorio, si aggiungono vecchi e nuovi problemi della città. A cominciare da un lento ma inesorabile spopolamento del centro storico, un tempo vetrina e vanto della città; ora solo una lunga teoria di marchi in franchising e di negozi sfitti con ovunque cartelli vendesi o affitasi ed un degrado sempre più evidente. Ed ancora, lo stato di manutenzione delle strade; i collegamenti da e per Urbino; gli smottamenti dell’Ardizio ed il problema del traffico sulla Statale 16 Adriatica, unico collegamento con Fano.
Fortunatamente molto è stato fatto in questi anni per migliorare la vivibilità della città e non solo in termini di viabilità e sicurezza (vedi piste ciclabili). Tuttavia occorre mettere mano alle grandi infrastrutture. Prima fra tutte il porto. Benissimo secondo la CNA la fine dei lavori del primo stralcio dei lavori anche se ora occorre lavorare per recuperare risorse e per procedere alla seconda fase ed al completamento dello scalo.
Per discutere questi ed altri problemi relativi alla città le imprese si confronteranno nel corso dell’assemblea congressuale della CNA di Pesaro, in programma per domani, GIOVEDI’ 23 MAGGIO, con inizio alle ore 21, nella sede della CNA di Pesaro 1 in via Mameli, al Centro direzionale Benelli. Nel corso della riunione, che tra l’altro si tiene nella sede storica dell’associazione a poche decine di metri dalla falda inquinata dell’area ex Amga, si discuterà anche di tassazione locale. A questo proposito la CNA saluta positivamente il Piano di rilancio dell’Economia del territorio un progetto che – grazie all’iniziativa dell’Assessorato al bilancio del Comune – sta coinvolgendo anche le associazioni di categoria. Non ultimo degli argomenti quello del credito e delle difficoltà per le imprese ad eccedere a linee di finanziamento in questa fase drammatica. Nel corso della riunione con gli imprenditori si parlerà anche di internazionalizzazione e dell’importanza delle reti tra imprese. Partecipano: il presidente della CNA di Pesaro, Sabina Cardinali; il responsabile regionale dell’Internazionalizzazione CNA, Emilio Berionni; il segretario provinciale della CNA, Moreno Bordoni ed il presidente regionale di Fidimpresa, Alberto Barilari.
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