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2 giugno 2013
Mario Alberto Rinaldi*
PESARO – Ricordatevi sempre di rispettare le Istituzioni e non confonderle con chi le rappresenta…
Un anno fa, proprio in queste ore, organizzavamo assieme ad altri ragazzi, la presenza alla Festa della Repubblica assieme a tutti i cittadini e alle istituzioni locali presso il proprio comune di residenza in tutta la provincia.
Volevamo essere presenti e per questo c’eravamo. Tramite un passaparola sui social network, abbiamo fatto capire che il futuro dell’Italia passa attraverso di noi, attraverso le nostre azioni, e le nostre passioni. Non più divisi dal colore dei partiti, ma uniti nel tricolore, con la speranza che ci possa essere un nuovo futuro. Un futuro caratterizzato da icone e personalità intraprendenti che abbiano realmente la voglia e la forza di prendere in mano il proprio destino. Le bandiere partitiche ormai non riescono più a testimoniare le necessita, i bisogni della collettività. Proprio per questo non vogliamo essere catalogati in un preciso schieramento politico, ma in un cambiamento generazionale. Vogliamo essere presi in considerazione per il nostro amore verso l’Italia, il nostro Paese.
Purtroppo quest’anno non è stato possibile, perché ovviamente quando si decidono di fare “tagli” di fondi, non si pensa bene su cosa puntare e cosa abbandonare, e allora perché non tagliare i fondi per le celebrazioni della Festa più importante del nostro paese?
Perché celebrare la base della nostra democrazia? Solo perché non c’è un ritorno economico o perché non c’è un affollamento generale di persone?
Certo, è più semplice organizzare i maxischermi in piazza per le partite della nazionale, e lì si che siamo tutti pronti con striscioni e bandiere… in tutto ciò non c’è niente di male, se la stessa cosa venisse fatta il 2 giugno per l’appunto.
Siamo sempre pronti a copiare campagne e spot elettorali dagli americani, ma forse l’unica cosa che dovremmo imparare da loro è il rispetto che hanno verso la propria patria, basterebbe anche solo una piccola parte. Provate a chiedere ad un americano se rinuncerebbe alla festa dell’Indipendenza…
Ancora non vi siete accorti che qualcuno sta sbagliando nel portare avanti determinati valori?
Dapprima generazioni vogliose d’Indipendenza (quella vera) per poi disperdere tutto nell’egoismo delle persone che ci hanno rappresentato fino ad oggi… ma anche con questo gesto non ci impedirete di festeggiare ognuno nel proprio piccolo la nostra Repubblica, il nostro Stato.
“Rispetteremo sempre e comunque le istituzioni, così come ogni cittadino dovrebbe fare, senza però confonderle, con chi le rappresenta”.
*Coordinatore provinciale della Giovane Italia
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