di Redazione
3 giugno 2013
PESARO – A Lourdes, a Lourdes! Stamattina, Raffaele Pierotti e la cavalla Oana hanno imboccato la Via Tolosana che dovrebbe portarli, a inizio della prossima settimana, nel famoso santuario francese. Prima di partire ci ha inviato le pagine del suo diario di viaggio…
Primo giugno: lascio il capannino in pietra e mi butto sulla Via appesantito da cielo stratificato di addensamenti grigi ben sapendo che non pioverà. Vedo poco di Remy perché la Via segue un itinerario periferico. Ma quando svolta per andare a Les Alpilles, sui monti circostanti, io preferisco la “l’ancienne chemin du Arles” che mi porterà senza tanti giri a Sant’Etienne. Ai bulletti di paese rispondo con un misto di napoletano e siciliano mentre alcune persone si prodigano volontariamente a far bere Oana, che non ne vuol sapere. Sant’ Etienne è il paese meno caro, mentre Cereste è l’esatto opposto…
Dal mare proviene quel velluto azzurro giallo che diventerà celeste profondo, spingendo via le nuvole che si attardavano. Poi comincia il vento…uno spettacolo di paese comincia a mostrarsi intorno a me, la Camargue trasforma la Francia vista fin d’ora in qualcosa di unico.
Un uomo si ferma per chiedermi se il cavallo ha bisogno di qualcosa, un’altro per dire “tres jolie” rivolto a Oana. Si entra in Camargue. Arles appare piatta sotto quel velo azzurro, sembrerebbe una città del deserto, un deserto d’erba. In un luogo all’ombra, lungo il canale che circonda la città, assicuro Oana ad una pianta e faccio il mio giro in paese per motivi topografici. Per il tanto turismo intorno all’Arena, conviene passare di mattina presto perciò il mio viaggio di oggi termina ad Arles. Al primo buio sposto il mio letto in un’altro luogo per evitare la sorpresa di qualche ladro. Da domani inizierà la seconda parte del viaggio in terra francese, diversa dalla prima…o così sento.
Da Arles cambiano molti aspetti. Il vento, finora generalmente assente, ci spinge indietro e a sera mi fa sentire la testa pesante; l’aria porta il sapore del mare e di temperature gradevoli; il territorio diviene piatto, con ampi specchi d’acqua, increspati appena dal vento; gabbiani che si esprimono con grida simili a quelli dei bambini quando giocano al parco e si odono da lontano, rondini che volteggiano di qua e di là a becco aperto per riempirsi il pancino con i moscerini, aironi cenerini pigri, cavalli grigi dai mantelli bianchissimi, più lucidi e più grassi di quelli incontrati più indietro; gente di cavalli che si ferma per parlartl, chiederti, che sella i propri animali per andare in escursione, che ammira Oana per come è arrivata sin qui.
Strade lunghissime e ben tenute; prati che sembrano praterie; e la Via Domiziana che diventa Via Tolosana. Ecco, questa è, in parte, la Camargue.
Vien voglia di cantare mentre il paesaggio cambia ancora. Da Gilles torna pian piano agricolo e comincia lentamente ad innalzarsi sul livello del mare. Tra una ciliegia e l’altra la strada scivola via da sotto le nostre zampe, davanti e di lato un vento sopportabile e sopra un sole che scalda senza scottare. Ma non c’è acqua per Oana da alcuni chilometri dopo Arles. Vorrei arrivare a Montpellier, ma so che è lunga e nel frattempo cerco acqua. Nei canali che incontro è nera, i piccoli recinti con i cavalli dentro hanno i cancelli chiusi con il lucchetto, le case son chiuse e non si muove anima viva nemmeno a suonare il campanello. Non resta che andare avanti. Alle 18, dietro una curva della strada, il fiume Le Vidourle mi compare davanti in splendida e suggestiva forma, in un vestito incantevole, attaccato all’abitato di Marsillargues. Non resta che fermarsi sui prati piena d’erba e sull’abbondanza d’acqua. Il paese è l’agglomerato urbano più brutto incontrato finora. Sporco, desolato, gente chiusa, odore di marijuana che proviene da qualche via.
Buongiorno (non parlo italiano), je travaille à Montpellier et je viens de rencontrer Raffaele e oana à Montferrier (banlieue nord de Montpellier). Ils avancent à bonne allure mais oana a soif et ils pourront se reposer au centre équestre de Grabels. Je les ai accompagné pendant 1 km et Raffaele est heureux de son voyage et nous avons parlé de notre passion à tous les 2 pour les U2. Belle rencontre et je souhaite un beau voyage et de belles rencontres à tous les 2. Patrick
In italiano questa volta, un secondo messaggio a Raffaele e Oana.
Ho pensato molto a questa grande avventura e io seguirò ogni giorno di viaggio Raffaele.
Non è possibile inviare un messaggio a Raffaele, ma Luciano Murgia posso inviare il mio messaggio forse ?
La ringrazio molto per lui.
Presto
Patrick