di Redazione
14 giugno 2013
MILANO – Doveva inizialmente parlare nella sua Pesaro, dove ha iniziato a tirar calci ad un pallone da bambinetto. Poi la conferenza stampa di Massimo Ambrosini è stata spostata a Milano, città a cui ha legato il proprio nome per le 17 stagioni con la maglia rossonera del Diavolo.
“L’amarezza che sto provando ora non può essere superiore alla soddisfazione di aver vissuto questi lunghi, splendidi 18 anni di Milan”. Questo ha detto il pesarese classe ’77 nella capitale meneghina, in maniera commossa per quanto accorata, dopo che nei giorni scorsi Galliani aveva annunciato che il club rossonero non gli avrebbe rinnovato il contratto.
“Sono qui per ringraziare tutti – ha continuato Ambro – dai meravigliosi compagni con cui ho condiviso questi anni alle persone, dai massaggiatori ai magazzinieri, che si vedono di meno ma che sono stati per me fondamentali”.
Nessuna polemica col Milan, società che “mi ha dato l’opportunità di vedere stadi meravigliosi, di giocare con compagni meravigliosi e anche di fare il capitano. E’ da un po’ che avevo intuito qualcosa ma ho sempre rispettato il volere della società. Certo, mi sarei aspettato un po’ più di attenzione nei miei confronti, ma non sono qui per lamentarmi ma per ringraziare tutte le persone che mi hanno permesso di essere un giocatore del Milan”.
Sul futuro è stato vago, anche se non s’è buttato via dinnanzi all’ipotesi viola: “La Fiorentina è una grandissima società, con una grandissima squadra e un grande allenatore. Ha un progetto serio e intrigante… se si facessero avanti starei a sentire quello che hanno da proporre e poi deciderei. So di potere dare ancora qualcosa al calcio. Ora vedrò tra le offerte che ci sono quale accettare. Tornare al Milan un giorno da dirigente? Ora sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Sanno che persona sono…”.
Massimo Ambrosini lascia il Diavolo dopo 18 stagioni. Impressionante il palmares nelle 489 presenze condite da 36 gol: 4 scudetti con 4 allenatori differenti (Capello, Zaccheroni, Ancelotti e Allegri), una Tim Cup, 2 Supercoppe Italiane, 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee e un Mondiale per club. Anni che gli sono valsi 35 presenze in Nazionale, che senza qualche infortunio di troppo sarebbero potuti essere anche di più.
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