di Redazione
15 giugno 2013
In questi giorni sono apparse su vari organi d’informazione locali notizie inerenti i lavori di ampliamento della terza corsia autostradale tra Ancona e Senigallia e lo stato del rapporto contrattuale tra il Committente Autostrade per l’Italia Spa e l’Appaltatore Consorzio Samac, nonché la presunta rescissione del contratto stesso da parte del Committente.
Il Consorzio Samac nel merito ritiene necessario puntualizzare il quadro d’insieme relativo all’iniziativa ed alla situazione venutasi a determinare, al fine di evitare il diffondersi di notizie che potrebbero essere interpretate non correttamente.
Innanzitutto si fa presente che il Consorzio ha profuso il massimo sforzo per soddisfare le prescrizioni contrattuali, ben conscio delle conseguenze che un eventuale insuccesso avrebbe determinato per l’occupazione e per il territorio. Pur a fronte di gravosi maggiori oneri subiti nell’ambito dello sviluppo dell’appalto, il Consorzio ha operato un ulteriore sforzo per procedere con un acceleramento dei lavori, pretestuosamente non riconosciuto dalla Committente. A fronte di un siffatto comportamento il Consorzio non ha avuto altre alternative che attivare un’iniziativa legale nei confronti della Committente. È da rimarcare come la Committente abbia ripetutamente negato sia verbalmente che per iscritto le legittime richieste del Consorzio di attivare in corso d’opera un tavolo negoziale, previsto per legge, per l’analisi e l’eventuale riconoscimento dei notevoli maggiori oneri e danni che il Consorzio ha sostenuto, per fatti e circostanze non riconducibili al proprio operato.
Ciononostante il Consorzio, in un contesto di grave e generale difficoltà che affligge il settore delle costruzioni, ha profuso rilevanti sforzi per portare da un lato avanti i lavori sino all’attuale avanzamento del 60%, nel rispetto del tempo contrattuale, garantendo quindi a proprie spese l’occupazione ed il corretto e sicuro andamento del traffico, e dall’altro ha sempre ricercato un’intesa con la Committente per consentire il prosieguo delle attivita’.
Il progressivo irrigidimento della posizione assunta dalla Committente, le voci di intervento di una società alla Comttente legata, quale Pavimental, in danno del Consorzio e dei suoi collaboratori e fornitori, l’evidenza di ulteriori maggiori onerosità e danni, che hanno gravemente modificato l’equilibrio contrattuale, ha determinato l’attuale situazione di fermo dei lavori e necessariamente le conseguenti iniziative di tutela.
Tale stato di fatto in relazione alle conseguenze economiche ed occupazionali che ne conseguono si ritiene debba motivare la ricerca di una soluzione in un contesto di maggiore e reciproca cooperazione alla quale il Consorzio si dichiara sin d’ora disponibile, nell’interesse dell’opera, del mantenimento occupazionale e del territorio interessato dai lavori.
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