di Redazione
18 giugno 2013
PESARO – Giunta felicemente a celebrare la decima edizione, la rassegna MUSICAE AMOENI LOCI – FESTIVAL DI MUSICA ANTICA IN COLLINE E CASTELLI – 2013 vuole ribadire e, se possibile, accentuare quella che è stata da sempre la sua vocazione: il collegamento stretto col territorio inteso non solo come luogo geografico, ma come connubio integrato e indissolubile tra matura e cultura, tra storia e attualità, tra musica e letteratura, tra passato e presente.
In una provincia come quella di Pesaro e Urbino, dove ogni borgo, ogni casa, ogni mattone e ogni pietra hanno una storia affascinante da raccontarci, è infatti possibile tracciare itinerari ogni volta diversi e sempre affascinanti, dove le sorprese e lo stupore sono davvero dietro ogni angolo ed è spesso sufficiente “sollevare una zolla di terra” per scoprirvi una storia che vale ancora oggi la pena di raccontare.
Il fil rouge che lega gli appuntamenti della decima edizione del festival di musica antica Musicae Amoeni Loci prende spunto da una data di 500 anni fa quando, all’inizio del 1513 accadono due eventi molto importanti per i borghi di questi territori.
Il primo riguarda uno dei letterati più celebri del Rinascimento, Baldesar Castiglione, investito per meriti culturali, diplomatici e militari in quell’anno della contea di Novilara dal duca di Urbino Francesco Maria Della Rovere. Il secondo riguarda invece il territorio dell’intero ducato, luogo per quasi quattro anni di una delle guerre più inutili e sanguinose di quello scorcio di secolo, tra i Della Rovere (investiti del ducato dal papa Giulio II, appartenente a quella famiglia) e i Medici (famiglia del nuovo papa Leone X, che invece desideravano impossessarsi di quelle zone).
Una guerra che terminerà definitivamente solo alla fine egli anni Trenta, con la scomparsa di tutti i protagonisti.
Le vicende di questa lunga guerra verranno narrate ‘a puntate’ in tre appuntamenti della rassegna da Maria Chiara Mazzi, del Conservatorio di Pesaro, cui si affiancherà Cecilia Prete dell’Università di Urbino che racconterà la storia artistica di quei luoghi: sabato 29 giugno (Castello di Gradara), sabato 13 luglio (Castello Mombaroccio) e sabato 3 agosto (Castello di Novilara). La storia sarà poi la cornice ideale per le musiche realizzate dalla Cappella Roveresca e dal Coro Polifonico Jubilate di Candelara con brani musicali coevi ai fatti narrati e spesso ancora conservati nelle edizioni rinascimentali di Ottaviano Petrucci da Fossombrone, il primo stampatore di musica a caratteri mobili.
La vocazione storico-territoriale è però fortissima anche in tutti gli altri appuntamenti della rassegna, dove le musiche si integrano con i luoghi nelle quali vengono eseguite accrescendone, se possibile, la suggestione.
L’inaugurazione avverrà sabato 22 giugno alle ore 18.30 al Castello di Frontone: non un concerto, ma una “avventura musicale”, che prende il via nella rocca medievale e prosegue con un itinerario notturno alla luce delle torce ardenti verso il suggestivo poggio traforato, realizzato in collaborazione con il gruppo escursionistico “La cordata” e nel quale il Coro Polifonico Jubilate di Candelara e l’Accademia dei musici “Francesco Petrarca” proporranno musiche medievali tratte da Carmina Burana, Llibre Vermell De Monserat, Cantigas De Sancta Maria.
Dopo il primo appuntamento con la Guerra di Urbino sabato 29 giugno al Castello di Gradara, sabato 6 luglio, presso la suggestiva Fonte dei poeti di Sant’Angelo in Lizzola, il gruppo Sensus ci proporrà “Aman Sepharad”, un incontro vocale e strumentale con la melanconia dell’antica musica sefardita delle comunità ebraiche del Mediterraneo.
Ancora la Guerra di Urbino, sabato 13 luglio, a Mombaroccio poi, sabato 19 luglio e domenica 20 luglio, al Castello di Candelara avverrà la rievocazione storica del banchetto di Federico Barbarossa, rifugiato a Candelara dopo la sconfitta a Legnano. Qui il Coro Polifonico Jubilate di Candelara e un Ensemble Medievale animeranno la cena che potremo gustare tutti insieme.
Sempre a Candelara, domenica 28 luglio, nella splendida Pieve di Santo Stefano, per uno straordinario appuntamento di musica sacra, che affianca due capolavori della musica barocca tedesca: la cantata “Le Sette Parole di Gesù Cristo in Croce” di Heinrich Schutz e l’ “Actus Tragicus” di Johann Sebastian Bach, interpretati da Floriana Fornelli – soprano, Arianna Lanci – mezzo-soprano, Giovanni Cantarini – tenore, Mauro Borgioni – basso affiancati dal Coro Polifonico Jubilate di Candelara e da Les Musiciens, tutti sotto la guida di Willem Peerik.
Ultima puntata della Guerra di Urbino a Novilara sabato 2 agosto con la presenza dell’ensemble Le Stranie Voci e le musiche di Josquin des Prez prima di tornare nuovamente a Pesaro, nel cortile di Palazzo Mazzolari, con due appuntamenti del festival dedicati specificamente ai piccoli ascoltatori e organizzati con la collaborazione di Assiemi (Associazione Italiana Educazione Musicale Per L’infanzia) di Bologna e l’Associazione musicale InMusica di Pesaro.
Nell’assoluta convinzione che sia possibile (e doveroso) aprire un canale attraverso il quale la grande musica, realizzata in modo professionale e artisticamente elevato, possa essere nelle debite maniere fruita dai piccoli ascoltatori, anche Musicae Amoeni Loci ha pensato di attivare un ‘festival nel festival’ usufruendo dell’esperienza ormai pluriennale di due associazioni che hanno fatto di questo modello educativo di guida all’ascolto la loro attività.
Due celebri favole verranno narrate da Willem Peerik, che si accompagnerà al clavicembalo, e illustrate dalle meraviglie della sand-art (immagini realizzate dal vivo nella sabbia e proiettate su un grande schermo) di Massimo Ottoni. Giovedì 15 agosto il nostro ‘Nonno Cembalo’ racconterà la storia del Musicanti di Brema, mentre domenica 18 agosto sarà la volta dell’Usignolo dell’Imperatore della Cina.
Per ribadire poi lo stretto collegamento col territorio, ogni appuntamento musicale si concluderà con la possibilità della degustazione di prodotti tipici locali.
Per info si visiti il sito coro-jubilate.it.
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