Sanità “manageriale”? Adesso le statistiche le fa Comitatinrete

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19 giugno 2013

PESARO – Online, su www.comitatinrete.it, il modulo segnalazioni malasanità e il questionario sui servizi sanitari regionali. Il Coordinamento dei comitati delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano rafforza le azioni legali in difesa del diritto alla assistenza sanitaria territoriale lanciando un modulo online per dar voce ai cittadini: sarà possibile segnalare disservizi e casi di malasanità, e partecipare a quella che possiamo definire una vertenza “continua” per l’affermazione del diritto alla salute, nonché contro la privatizzazione il degrado del sistema sanitario sul nostro territorio.

Sempre sul sito del coordinamento (www.comitatinrete.it) è presente anche un questionario online di raccolta dati sui tempi ed i modi di fruizione delle prestazioni sanitarie: i dati, raccolti in forma anonima,  daranno vita ad una statistica sul rapporto di noi cittadini col servizio sanitario.

“Invitiamo tutti/e a partecipare – scrivono i membri di comitatinrete.it – segnalando e contribuendo alla raccolta dei dati, per mettere nero su bianco il disagio che le condizioni in cui versano i servizi sanitari ci procura, e rendere tangibili le cifre del nostro rapporto con il servizio sanitario. Finalmente i sindaci sul territorio cominciano ad alzare la testa, contro provvedimenti fortemente voluti più che dall’assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani, il cui peso decisionale, è risaputo, è ormai risibile, da un apparato burocratico che, nella sanità come nel settore ambiente della Regione Marche, ha preso il sopravvento sulla politica. Dopo anni di conti senza oste, rassicurazioni farlocche agli amministratori locali, progressiva sparizione nel nulla di servizi sanitari essenziali, mormorio dei lavoratori della sanità sbatacchiati come soldatini di stagno, siamo giunti alla resa dei conti. Lo smantellamento dei piccoli presidi ospedalieri della provincia in cambio di niente è il segno tangibile della sudditanza  alle esigenze industriali-sanitarie dei poteri forti; la penalizzazione incredibile dei servizi sul nostro territorio rispetto alle altre provincie marchigiane è il segno che siamo stati svenduti in cambio di qualche fico secco, prova ne è la trattativa a mezzo stampa di Mezzolani con Impregilo per l’ingresso al ribasso della speculazione del capitalismo finanziario privato nella sanità pubblica. Per questo chiediamo a tutti i cittadini e le cittadine di partecipare a questo sforzo di darsi voce e di capire con ancora più precisione la situazione in cui versiamo , mettendo nero su bianco le denunce tante volte accennate in assemblee e incontri pubblici“.

Guarda il grafico qui sotto, inerente il Quaderno ministeriale “Cittadini e salute. La soddisfazione degli italiani per la sanità” edito nel 2010, dal quale si evince che i cittadini del centro Italia giudicano “buoni” i servizi privati (soprattutto studi medici privati, cliniche private, laboratori di analisi e centri diagnostici privati) e meno buoni i servizi pubblici, soprattutto ospedali e pronto soccorso (di buona qualità solo per il 27.7 per cento del campione di 500 intervistati).

Quaderno ministeriale “Cittadini e salute. La soddisfazione degli italiani per la sanità – edito nel 2010, dal quale si evince che i cittadini del centro Italia giudicano “buoni” i servizi privati (soprattutto studi medici privati, cliniche private, laboratori di analisi e centri diagnostici privati) e meno buoni i servizi pubblici, soprattutto ospedali e pronto soccorso (di buona qualità solo per il 27.7 per cento del campione di 500 intervistati).

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