Comitato per la salute pubblica: “Mondolfo, ovvero il paese dei miracoli: metodo normalizzato, ingiustizia dichiarata”

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11 luglio 2013

Daniele Ceccarelli*

MONDOLFO – I dati relativi alla raccolta dei rifiuti pubblicati, pochi giorni fa, dal consigliere comunale Massimo Papolini, senza peraltro citare la fonte, più che interessanti sono inquietanti. In attesa di conoscere se verranno confermati o meno conviene soffermarsi sui dati ufficiali. Le fonti sono: la legge nazionale, il DPR 158/1999, i bilanci comunali e relativi impegni di spesa, la relazione illustrativa per la gara d’appalto elaborata dall’arch. Centoscudi, le comunicazioni periodiche dell’assessore competente Massimiliano Lucchetti.

Ebbene per il 2012 la raccolta rifiuti, gestita dall’ASET spa, è costata alla collettività 2.230.000 euro, mentre per il 2013 sono previsti costi per 990.000 euro (il costo dell’appalto alla nuova ditta “ATI Onofaro Antonino srl – CARUTER srl”) più le spese per la discarica di Monteschiantello, gestita dall’ASET SPA, per 356.000 euro. Un risparmio di 884.000 euro, quasi il 40%. Questo è il primo miracolo! L’ASET spa ha gestito la raccolta dei rifiuti dal 2006 al 2012, per ben sette anni! Se è possibile risparmiare, in un modo così esorbitante, perché non lo si è fatto prima?

Il peso dei rifiuti totali, raccolti nel Comune di Mondolfo, sono diminuiti nel corso degli anni. Dalle 7.646 tonnellate del 2006 sono passati alle 6.810 tonnellate del 2011, è incredibile che per il 2012, anno di crisi congiunturale in cui i rifiuti sono diminuiti in tutt’Italia, a Mondolfo abbiano subito una impennata all’aumento, come lascerebbero intendere i dati forniti dal consigliere Papolini, anche se i costi sono lievitati per via delle varie eco tasse, ci domandiamo come sia stato possibile spendere 2.230.000 euro per il 2012 e quante siano state le tonnellate di rifiuti prodotti?

Nel 2011 la raccolta differenziata arrivava a sfiorare il 27%. L’assessore Lucchetti che comunica mensilmente le percentuali, conferma che la raccolta differenziata attuale, in media, supera il 75%. Nel giro di poco tempo siamo arrivati a triplicare la raccolta differenziata. Questo è il secondo miracolo. Anche perché i costi sono in relazione al principio comunitario del “chi più inquina, più paga”. Ci domandiamo legittimamente: “quanti soldi in più abbiamo pagato nel corso degli anni perché l’amministrazione comunale non ha mai spiegato ai contribuenti, direttamente ed in modo concreto, il vantaggio della raccolta differenziata?”.

Le tariffe vengono calcolate secondo un sistema chiamato “metodo normalizzato”, che è un insieme di indici stabiliti statisticamente. Un po’ come la “statistica di Trilussa”. In media – diceva – ogni famiglia italiana mangia un pollo alla settimana, nella realtà una ne mangia due e l’altra niente. Così succederà che una famiglia super virtuosa pagherà la stessa cifra dell’altra che non lo è. Il “metodo normalizzato” è una ingiustizia dichiarata, solo con la pesatura per singola utenza della produzione dei rifiuti e del calcolo dei costi relativi si rende giustizia ai contribuenti. Ma questo è chiedere troppo alla classe politica locale, al governo di questo paese da troppo tempo, che non si accorge nemmeno degli elefanti che le volano sopra la testa.

*per Il Comitato, il segretario del direttivo

 

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