Da Cagli a Compostela a cavallo: Oana è una diva, tanti pellegrini vogliono una foto insieme

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22 luglio 2013

PESARO – Santiago de Compostela si avvicina, spuntano i pellegrini dell’ultima… ora.

Devo fare alcune foto a Pedro, appuntamento alle ore 8 di giovedì 18, ma lui non si fa vedere. Con dispiacere lascio l’azienda e al primo bar incontro molti nuovi pellegrini; sono quelli che fanno gli ultimi cento chilometri. Si riconoscono subito. Visi riposati, grandi zaini, voglia di chiacchiere. Molti sono italiani. Sento Santiago vicina e ho voglia di arrivarci. Non c’é alcuno che conosco, tutti spariti, tutti che arrancano dietro. Penso a Thomas e credo che sia più avanti. Il paesaggio assomiglia sempre più alle zone dove vivo: Cagli, Fossombrone, Urbania, Sant’Angelo in Vado…e le temperature sono splendide, tanto più che si procede all’ombra. Da qualche parte, in qualche bar un tipo mi fa da interprete con due ragazze islandesi che vogliono fare le foto con Oana. E’ un portoghese, ex istruttore di equitazione che lavora sul Camino per qualche giorno ancora. Rui Rodriguez mi accompagna per due tappe e rimaniamo d’accordo che lo chiamerò quando sarò a Porto, in Portogallo. Il resto della giornata passa velocemente e mi accampo in un bel centro ricreativo pieno di prati a Palas de Rei.

Sessantacinque chilometri di Galizia per ammirare Compostela. Prima della colazione è un martellare nella testa. Dopo colazione non ci penso più. Il cielo è velato e mi mette di cattivo umore. Penso a Thomas. Dovrò fargli uno squillo quando arriverò a Santiago. Mezz’ora dopo mi chiama lui. E’ ancora a Palas de Rei; ci rivedremo alla meta.

E’ un giorno noioso e non sopporto più chi vuole le foto con Oana. Sto diventando quasi maleducato e irritabile. Filo via veloce e mi libero in fretta di qualche italiano che vuole accompagnarmi. Angela mi mette come al solito di buon umore e mi accompagna fino ad Arzua dove dovrei fermarmi. Ma il paese non offre nulla a Oana e decido di affrontare gli 11 chilometri che mi separano da Salceda. A metà strada trovo una casina dove potrei fermarmi, è uno di quei punti lungo il percorso dove si può comprare frutta o bibite e pagare introducendo moneta in un salvadanaio. Mentre decido, spunta Thomas con una bella ragazza e un tizio tarchiato. Io e Thomas continuiamo fino a Salceda. Ci separiamo ancora, io alla ricerca di un albergo con un prato, lui chissà dove.

Un commento to “Da Cagli a Compostela a cavallo: Oana è una diva, tanti pellegrini vogliono una foto insieme”

  1. Rosario Michele SABBETTA scrive:

    Ciao Raffy, e chi rinuncerebbe ad una foto con un “matto” come te :-)…… un abbraccio Ros

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