La sfida lanciata da Flaminia Nextone un progetto di Distretto Culturale Evoluto sulla via Flaminia

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22 luglio 2013

FANO – La cultura lancia la sfida alla crisi economica; scende in campo in modo complementare agli altri elementi per far evolvere il sistema produttivo tradizionale e per stimolare la creatività e la progettualità legate alla promozione delle eccellenze. Il Comune di Fano, nell’ambito del bando della Regione Marche per il “Distretto Culturale Evoluto”, e all’interno delle nuove strategie regionali per il finanziamento di una cultura creativa e produttiva dà vita ad un’ampia, articolata e autorevole partrnership di Enti pubblici, Università, Aziende e Associazioni. Lo scopo è di trasformare lo straordinario territorio della Via Flaminia proprio in uno dei Distretti Culturali Evoluti delle Marche, raccogliendo progetti, adesioni, risorse e attività che da anni si sviluppano in uno dei luoghi più densi di memorie storiche e archeologiche della nostra terra.

“In un momento di crisi economica così profonda – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura del Comune di Fano, Maria Antonia Cucuzza – è necessario sviluppare una sinergia tra pubblico e privato capace di sostenere le imprese legate al territorio ad accogliere la sfida della competizione internazionale. Il nostro territorio è ricchissimo di risorse immateriali che, usate consapevolmente, e inserite in un sistema coordinato, possano rappresentare il volano per la nostra economia. Per raggiungere questo importante obiettivo è, però, necessario puntare sull’innovazione: innovazione tecnologica per diversificare l’offerta culturale e turistica recependo le esigenze, soprattutto dei più giovani, che guardano con interesse al turismo e alla cultura 2.0; innovazione del sistema di cooperazione tra Enti e tra Pubblico e privato al fine di creare un network, una rete multidimensionale, che abbia come unico obiettivo lo sviluppo dell’intero territorio, che produca sinergie positive fra persone, risorse e attività, integrando informazioni e generando nuovi modelli di impresa e di economie legate al territorio, favorendo processi di inclusione fra le comunità locale e accrescendo al contempo il potenziale di competitività territoriale.

 

“Flaminia Nextone”, è un progetto di sviluppo locale a base culturale in stretta integrazione tra cultura, economia, agricoltura, nuove tecnologie, turismo e formazione e si avvale di risorse regionali, nazionali e comunitarie. Il concetto è fondato sul presupposto dell’esistenza di complementarietà strategiche tra filiere culturali differenti, appartenenti a settori produttivi diversi: presenza di attività economiche nella produzione di beni e servizi ad alto valore aggiunto; presenza di capitale umano di elevata qualità; possibilità di costruire un network tra impresa privata e istituzioni pubbliche; disponibilità di luoghi di vita ricchi di infrastrutture culturali, di diversità culturali capaci di favorire il confronto.

 

Il progetto si sviluppa a partire dal riconoscimento dell’unicità e dal valore identitario del territorio attraversato dalla via Flaminia; intende “sfruttare” la sua naturale vocazione di veicolo di conoscenza e cultura. ancora tangibile nella diffusa presenza di beni monumentali e archeologici, nonché elemento di unione e identità fra le comunità locali.

Le specificità del territorio e della cultura, materiale e immateriale, che su di essa si è depositata, rappresentano la “materia prima” che resta viva nei secoli e produce la forza rigenerativa di segni e contenuti che sono stati la matrice dell’originario scenario culturale.

La via di comunicazione che ieri era di massi e pietre, oggi può trasformarsi in un’infrastruttura tecnologicamente avanzata, elemento di connessione e valorizzazione di un patrimonio (in termini di arte, cultura, economia, ambiente, socialità, etc.) ad elevato potenziale di sviluppo.

 

Questo sistema, proprio perché unico nelle sue specificità e vocazioni, può divenire un incubatore per la “produzione di nuova cultura”, facendo sì che le nuove conoscenze, le nuove tecnologie e le nuove competenze professionali si integrino e valorizzino il patrimonio esistente, conferendogli nuova vita, così da renderlo il terreno fertile nel quale il sistema produttivo possa cercare nuove idee capaci di attivare un processo di innovazione e di sviluppo economico e sociale.

 

“Un ringraziamento particolare – ha concluso l’Assessore Cucuzza – vorrei rivolgerlo agli Enti Pubblici che insistono nel territorio attraversato dalla Via Flaminia, alle Università di Ancona e di Urbino, alle Aziende private e alle Associazioni per l’entusiasmo e l’atteggiamento propositivo con cui si sono avvicinati all’iniziativa”.

CLICCA per leggere gli obiettivi del progetto clicca su 1_Obiettivi_Progetto_DEF

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