Circo a Pesaro, basta animali i prigionieri e sfruttati per denaro. Sabato presidio di protesta dell’Oipa

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23 luglio 2013

Oipa sezione Pesaro

PESARO – Dall’inizio della bella stagione, i circhi con animali in città si stanno susseguendo a ritmo incessante. Ed è sempre più diffuso il malcontento della cittadinanza per la loro presenza e per i loro squallidi “spettacoli” di sofferenza. Su Facebook si leggono quotidianamente commenti di tanti cittadini che, percorrendo la strada che costeggia il circo, vedono l’elefante lasciato tutto il giorno sotto un tendone, in un piccolo recinto, con lo sguardo assente, vuoto, mentre compie continue oscillazioni da destra a sinistra, movimenti stereotipati che sono la tipica conseguenza della prigionia prolungata. In pratica quell’elefante è impazzito per lo stress, la noia e la disperazione… Quando, dismesse le luci e i lustrini del palcoscenico, si viene posti di fronte alla realtà dei circhi, allo squallore, alla tristezza e alla crudeltà del “dietro le quinte”, chiunque prova pietà e compassione per questi animali a cui è stata negata la libertà per vivere tutta la loro misera esistenza all’interno di una gabbia, di un recinto, o alla catena, per essere addestrati con le fruste, i pungoli e le botte, al solo scopo di far divertire per qualche istante un pubblico pagante (ed evidentemente cieco alla loro sofferenza).

Gli animali nei circhi sono animali nati e cresciuti in prigionia, la loro natura è stata piegata fin dalla tenera età con ricatti psicologici, privazione di cibo e violenze di ogni tipo. La loro vita è fatta di gabbie, recinti, camion, catene e privazioni di ogni genere. In loro è stato impresso il terrore per l’uomo e quando sono al centro del tendone, sotto gli occhi del pubblico, eseguono quei movimenti e quegli esercizi del tutto innaturali e umilianti per loro non certo perché “si divertono” ma solo per la disperazione e la paura delle conseguenze a cui andrebbero incontro nel caso in cui “sbagliassero” o si rifiutassero. Sono questi gli “spettacoli educativi” di cui continuano a vantarsi i circensi (e non solo) e che il nostro comune continua a proporre ai loro cittadini e ai bambini.

Non ci stancheremo mai di gridare la nostra rabbia e di dare voce a chi non ce l’ha. Non ci stancheremo mai di chiedere la liberazione di questi animali e l’abolizione di questi luoghi di prigionia! Per sensibilizzare e informare le persone sulla crudeltà dei circhi con animali, in modo che scelgano di non entrare, per esprimere il nostro dissenso verso questo tristissimo “spettacolo” e chiedere a gran voce un circo pulito, senza sofferenza, fatto di artisti e non di animali usati e mostrati per il pubblico divertimento, sabato 27 luglio alle ore 20.00 OIPA Sezione di Pesaro ha indetto un presidio di fronte all’ingresso del Circo Donna Orfei attendato a Pesaro, in via Gagarin, accanto al centro commerciale “Iper Rossini”.

Tutta la cittadinanza i gruppi e le associazioni sono invitati a partecipare al presidio! Vogliamo essere vicini ai nostri fratelli prigionieri e schiavi e chiedere con tutte le nostre forze la loro liberazione.

Questo è il link dell’evento Facebook creato per promuovere l’iniziativa: http://on.fb.me/12SMNvJ

È inoltre stata organizzata una protesta via e-mail rivolta a Comune, ASUR e Polizia Municipale.

Questo è il link del relativo evento: http://on.fb.me/1b271Z1

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