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25 luglio 2013
Alessandro Di Domenico*
PESARO – Il Comune e l’assessore Belloni assistono passivamente alla lenta “eutanasia” del Centro Commerciale 5 Torri, senza nulla da eccepire; anche la ventilata chiusura o trasferimenti dei servizi dell’Ausr e del supermercato alimentano la convinzione che il Centro Commerciale è destinato a morire; e se chiudesse anche la biblioteca?
Da circa 10 anni ho cercato di sensibilizzare l’amministrazione comunale nel trovare risorse economiche e progettuali per la riqualificazione di un’area che era, e rimane, un punto di riferimento per le circa 400 famiglie che vi orbitano intorno, se non altro per il piccolo supermercato, per la sede della circoscrizione, per il centro dell’ASUR ed alcuni servizi , “superstiti”, che offre quotidianamente.
Recentemente in aula di Consiglio ho sottolineato che quell’area è a rischio di “desertificazione”, E DI DEGRADO, dopo che è stata approvata l’ennesima variante per la realizzazione di un nuovo centro commerciale vicino alle torri alla fine della interquartieri.
E’ di questi giorno la notizia che l’Asur vorrebbe razionalizzare i servizi che sta offrendo proprio al centro commerciale, soprattutto quelli legati all’infanzia e alla mammografia; una riduzione o addirittura un trasferimento di questi servizi sarebbe il “colpo di grazia” per tutto il centro commerciale e le poche attività commerciali eroicamente ancora presenti. Tutto ciò non deve accadere.
L’Amministrazione comunale ha le sue responsabilità e più volte ripetute: quando la maggioranza di centrosinistra approva piani urbanistici che prevedono la creazione di poli commerciali e di servizi, devono capire che sul territorio possono esserci delle ripercussioni.
Così è accaduto con via del Novecento; una volta realizzato quel polo commerciale e terziario, la Banca e le Poste Italiane hanno abbandonato il centro commerciale delle 5 Torri e si sono trasferite in via del Novecento, con l’aggravante che non vi sono stati i rimpiazzi ed oggi molti negozi sono desolatamente vuoti.
Il sindaco e l’assessore alle attività economiche Belloni, ad una mia mozione in aula, avevano promesso che si sarebbero attivati per trovare una via d’uscita a questa lenta eutanasia del centro commerciale; ad oggi sembra che abbiano “staccato la spina”, e forse anche la biblioteca di quartiere la vogliono chiudere!
*Consigliere comunale Pdl
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