Banca Marche: “Siamo in una fase complessa, ma come liquidità stiamo meglio del 2012″

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26 luglio 2013

Sul sito www.bancamarche.it messaggio della direzione generale ai clienti:

 

ANCONA – Da tempo Banca Marche è oggetto di una sovraesposizione mediatica che tende a descrivere, spesso con toni allarmistici e ingiustificati, la situazione di quella che è la principale banca del territorio marchigiano (dove ha quote di mercato superiori al 20%) e che vanta presenze significative in altre importanti aree del centro Italia. Una banca forte dei suoi 3.200 collaboratori, dei suoi 550.000 clienti e del suo radicato rapporto con il territorio.

Con la chiusura del bilancio 2012 – che come è noto ha esposto una perdita consolidata di 527 milioni – la banca ha realizzato un’operazione di totale chiarezza sui propri conti, ponendo in piena luce i rischi di credito, che dopo anni di intensa crescita dei volumi di impiego, hanno risentito degli effetti del prolungato periodo di recessione che ha colpito in particolare il settore immobiliare e più in generale l’economia italiana. Ad oggi i crediti a rischio sono coperti da adeguati fondi accantonati, allineati alle medie del Sistema bancario italiano.

I suddetti accantonamenti – necessari per fronteggiare le eventuali perdite future – hanno determinato il risultato di bilancio sopra indicato e quindi la necessità di procedere con un significativo aumento di capitale, il cui progetto è stato comunicato al mercato nel corso del mese di giugno e che andrà a realizzarsi entro il corrente anno.

Sotto il profilo della liquidità la banca rispetto al giugno del 2012 ha notevolmente migliorato la propria struttura dell’attivo e del passivo, anche grazie ad una rilevante crescita della raccolta da clientela, evidenziando ora il pieno equilibrio finanziario. Il finanziamento a suo tempo ottenuto dalla BCE è ben coperto da riserve liquide o in titoli dello Stato italiano prontamente utilizzabili.

Il Piano Industriale varato dal Gruppo ha avviato numerose iniziative, tutte in corso, volte ad aumentare l’efficienza organizzativa, ridurre i costi, migliorare i livelli di servizio verso la Clientela e quindi a riportare entro breve la redditività aziendale sui livelli medi di sistema.

La Banca si trova quindi in una fase di transizione complessa – aggravata anche dal contesto economico avverso in cui vive il Paese e quindi anche l’intero Sistema Bancario – dalla quale è in grado di uscire autonomamente in un ragionevole lasso di tempo, con il sostegno dei propri azionisti, dei propri Collaboratori e di un Territorio fatto di imprese e famiglie con le quali la Banca intende mantenere il forte e costruttivo legame di sempre.

Per qualsiasi informazione ulteriore rivolgeteVi pure con fiducia al Direttore e al Personale della Vostra filiale o ai nostri call center, che saranno ben lieti di porsi al Vostro servizio per fornirVi con chiarezza e semplicità qualsiasi utile chiarimento.

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