di Redazione
26 luglio 2013
PESARO – Resta alla guida del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di Pesaro e Urbino Carlo Cecchetelli, da 12 anni presidente dell’organismo.
Lo ha rieletto, nelle recenti operazioni di voto per il rinnovo delle cariche, il Consiglio Direttivo, che lo accompagnerà in questo nuovo mandato fino al 2017.
Al fianco del professionista fanese, per i prossimi 4 anni, sono stati confermati Giuseppe Fumelli (Cagli) segretario, Cataldo Tarricone (Pesaro) tesoriere, e i consiglieri Giovanni Corsini, Elisa Clizia (entrambi di Pesaro) e Luca Merli (Urbino). Tre le “new entry” del Consiglio Direttivo 2013-1014, ovvero i consiglieri Claudio Papi (Pesaro), Lorenzo Urani (Fano) e Alice Pagnetti (Marotta).
“Non nascondo la soddisfazione – commenta Carlo Cecchetelli – e ringrazio sinceramente tutti i colleghi che, con il loro voto, hanno voluto manifestarmi, ancora una volta, la loro stima e, soprattutto, la loro fiducia”. Un successo, quello ottenuto al Collegio provinciale, arrivato pochi giorni dopo la rielezione, a Roma, nella Cassa nazionale geometri.
“E’ vero – ammette Cecchetelli – ma si è trattato semplicemente di una coincidenza: per entrambe le cariche, quella di presidente del Collegio, e quella di consigliere della Cipag, eravamo a fine mandato. Le rispettive elezioni si sono svolte, dunque, a stretto giro, ‘regalandomi’ due riconferme, che significano soddisfazione, ripeto, ma anche una doppia e grande responsabilità”.
Non perde tempo il presidente: “Quello che mi aspetta è un mandato difficile – dice Cecchetelli – come difficile e delicata è la situazione del comparto edile, che si trova ad affrontare una crisi senza precedenti. Non c’è tempo da perdere, insomma, e i geometri faranno sentire la loro voce, sia in ambito legislativo, sia nel rapporto con le pubbliche amministrazioni”.
Non ultima, la scuola, “il bacino dei professionisti di domani – sottolinea il presidente dei geometri – a cui guardiamo sempre con molta attenzione. Vale la pena ribadire che è cambiato il nome dello storico Istituto per geometri, che ora si chiama CAT, Costruzione Ambiente e Territorio, ma non la sostanza”.
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