Di Domenico: “Il centro floristico Brilli Cattarini è in stato di abbandono”

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27 luglio 2013

Alessandro Di Domenico*

PESARO – Un centro Floristico e un Orto Botanico senza un giardiniere è come un reparto d’ospedale senza infermieri; i pazienti o le piante, rischiano entrambi di morire. Ecco quello che sta accadendo al Centro Brilli Cattarini, l’area floristica della provincia dentro la città di Pesaro.

Tutti conosciamo le vicende di questo prestigioso ed esclusivo centro di ricerca floristico e orto botanico, tutti sappiamo che Matteo Ricci avrebbe voluto “svenderlo” per sanare il buco finanziario della Provincia creato dall’amministrazione di sinistra di questi anni; tutti sanno che c’è stata una sollevazione popolare a difesa di questo centro e dei suoi ricercatori per l’unicità della struttura a livello nazionale.

Di Domenico al centro Brilli Cattarini

Di Domenico al centro Brilli Cattarini

Pochi sanno che Matteo Ricci ha cercato di “staccare la spina” privando il centro floristico del suo giardiniere e delle cure necessarie per farlo sopravvivere; ad un mio sopralluogo ecco come ho trovato le aiuole in cui vi sono le piante da salvaguardare, mentre il giardiniere, dipendente di una cooperativa sociale, fino a quasi un anno fa aveva mantenuto tutta l’area come un “reparto d’ospedale”.

A dirla tutta il povero Matteo Ricci, mosso dal rimpianto, una mezza pezza l’ha messa; infatti ha inviato un addetto al verde della Provincia per rasare e pulire le aree di passaggio e le zone a prato, ma è evidente che dentro le aiuole non si può passare col trattore o il decespugliatore.

Anche la buona volontà dei botanici presenti nel centro che cercano di salvare il salvabile, innaffiando le povere piante e cercando di estirpare a mano le erbe infestanti, non può essere sufficiente né risolutivo.

L’unica possibilità che ha Matteo Ricci è quella di “scucire”, magari a se stesso e a qualche dirigente provinciale, 20.000 euro all’anno e chiedere, prima scusandosi, alla cooperativa di ripristinare un giardiniere, magari in questa fase anche tre o quattro, per ripulire più in fretta, altrimenti credo che molti cittadini, appassionati, botanici e “agrari” in genere, potrebbero “armarsi” di zappe, falcetti e forbici e potrebbero tentare di ripulire il centro; questa è una vera  “figata” oltre al Palio dei Braceri!

*Consigliere Comunale

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