di Redazione
29 luglio 2013
PESARO – “Il Sistri, sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, è un vero e proprio “mostro” che non ha mai funzionato e che è costato più di 300 milioni di euro alle imprese”. Ed è per questo motivo che Confartigianato Imprese di Pesaro e Urbino chiede che venga abolito con un intervento legislativo definitivo.
Confartigianato ha partecipato alla consultazione promossa dal ministro dell’Ambiente da dove è scaturito un documento che certifica l’assoluta criticità del sistema e stabilisce nuovi criteri per la messa a punto di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Pertanto Confartigianato si impegnerà affinché venga abolito questo Sistri e si avvii un lavoro per riscrivere completamente le regole, tenendo conto delle nostre proposte al fine di ottenere un sistema semplice, flessibile e soprattutto non costoso per le imprese.
“L’abrogazione definitiva del Sistri – dichiara Andrea Panzieri, responsabile Ambiente di Confartigianato Imprese PU – non vuole essere una chiusura verso una tracciabilità telematica, ma l’abbandono di un sistema che ha solo creato oneri e gravi difficoltà per le nostre imprese associate”.
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