Da Bologna a una banca di Gradara: la trasferta di un ultrà si conclude in carcere per rapina

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8 agosto 2013

La refurtiva sequestrata dai carabinieri

La refurtiva sequestrata dai carabinieri

GRADARA – Alle ore 9 di oggi, i carabinieri di Pesaro venivano allertatati da un impiegato dell’Agenzia di Gabicce Mare della Banca di Credito Cooperativo di Gradara poiché era stata appena teatro di una rapina commessa da un uomo travisato che, minacciando i presenti, si era fatto consegnare il denaro contenuto nelle casse per poi dileguarsi. Venivano immediatamente allertate tutte le pattuglie della provincia che prontamente si attivavano organizzando posti di blocco lungo le possibili vie di fuga del rapinatore. La contemporanea attività degli organi investigativi del reparto operativo di Pesaro consentiva di raccogliere testimonianze e riscontri tecnici in base ai quali si appurava che il fuggitivo si era allontanato a bordo di un’autovettura.

Ulteriori verifiche permettevano di appurare che la stessa era in uso a tale A. F., 38enne bolognese, conosciuto alla giustizia per reati inerenti gli stupefacenti, ma soprattutto vecchia conoscenza degli stadi italiani tanto da “meritarsi” 3 Daspo (Divieto di Accedere alle Manifestazioni Sportive) dalle Autorità di polizia di Bologna e Perugia.

Immediatamente i militari del nucleo investigativo di Pesaro si catapultavano a Bologna dove con il concorso del personale della compagnia carabinieri di Bologna – Borgo Panigale, predisponendo una serie di servizi diretti ad intercettare il fuggitivo, riuscivano finalmente a localizzarlo e trarlo in arresto nei pressi della sua abitazione.

L’immediata perquisizione del presunto rapinatore consentiva di recuperare e sottoporre a sequestro 3.000 dei 10.000 euro asportati tra cui alcune mazzette civetta, che occultava nelle proprie parti intime. Ulteriori riscontri portavano i militari presso l’abitazione della fidanzata, dove sarebbero stati rinvenuti il resto del bottino e gli indumenti indossati all’atto della rapina che lo stesso avrebbe occultato per disfarsene in un secondo momento.

Nel corso della perquisizione sarebbe altresì stato sequestrato un grosso punteruolo in metallo di circa 50 centimetri di lunghezza. Il presunto rapinatore è stato tradotto presso la casa circondariale di Bologna.

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