di Redazione
8 agosto 2013
PESARO – Raffaele Pierotti e la cavalla Oana sono ancora in Portogallo, ma il cavaliere che ha viaggiato da Cagli a Lourdes e da Lourdes a Santiago de Compostela prima e Fatima poi, pensa al ritorno a casa.
Son pronto a tornare a casa? E’ da un po’ che me lo sto chiedendo mentre osservo Duarte che monta un bel cavallo scuro di quattro anni. E’ un lavoro fine quello che sta facendo, sono movimenti d’Alta Scuola, una forma d’arte che cerca la leggerezza e l’armonia del movimento.
Ne ho parlato molto tempo fa, a proposito di Marcello Ugoletti, in maniera diversa. Lui trasformava quelle Arie in spettacolo musicale, Duarte esegue il Dressage. E’ uno spettacolo vedere i movimenti morbidi e nervosi del giovane cavallo, vedere la schiuma bianca sul collo dove le redini strisciano mentre un bel cielo limpido si rispecchia lontano sulle acque azzurrissime dell’oceano.
Ancora una volta sono immerso nella pace e nella quiete, Oana sta tranquilla nel box ma so benissimo che vorrebbe un bel campo d’erba. Mezz’Italia è in contatto con me per decidere chi ci verrà a prendere.
Le mie notti ora son tranquille, Oana è al sicuro e io posso comprendere meglio ciò che si è portato a termine. Il mignolo sta guarendo velocemente e le caviglie son tornate leggere, la gamba destra è tornata sensibile e le anche sembrano ringiovanite.
Duarte ha preteso che dormissi in tenda, ritenendolo più decoroso che vedermi dormire nel fienile o tra le piante del bosco. E’ un uomo riservato e ha il fisico e la stoffa del cavaliere ed è puro acciaio. Duro e severo, ma dotato di una certa gentilezza e sicurezza che è raro incontrare e la mia stima verso lui cresce ogni giorno. I nostri diversi dialetti mettono molta distanza tra noi: il portoghese non è una lingua facile.
Nelle lunghe giornate che trascorro qui penso sovente a ogni volto che mi è rimasto in mente e a quelli che tento di dare un nome. Non è ancora malinconia ma presto lo diventerà, ne son sicuro.
C’è la bella sensazione che questo sia il viaggio di tutti e questo grazie alla tecnologia attuale che è riuscita a creare un certo calore familiare, una relazione conviviale di cui son grato. Certo non son mancati i cari animalisti a cui riservo volentieri due parole: non angosciatevi per cose che non sapete, state sereni, è un buon consiglio, vedrete.
Presto, molto presto, Oana e io torneremo alle nostre case, è già stato scritto. Resta un qualcosa di intimo che riguarda lei, un insieme di fluidi mentali che si concretizzano in quella creatura che, incosciente o meno, è stata la protagonista più fragile e più silenziosa di un qualcosa di irripetibile, una rappresentante di ciò che è stato il cavallo per l’uomo, una lezione di responsabilità di estrema rilevanza. Cosi’ e’ piaciuto a Dio. Sia lodato il Signore. Amen!
Tags: Cagli, cavaliere, fatima, lourdes, oana, pellegrinaggio, Raffaele Pierotti, santiago de compostela
carissimo raffaele….ti ho sostenuto giorno per giorno per la bella impresa che hai fatto…un fraterno saluto …e un grande augurio di PACE E BENE….ciao e sempre a tutta forza…