Chiesa di S.Maria al Mare: con le dovute proporzioni anche Fano ha la sua Pompei

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17 agosto 2013

 

FANO – Già in passato, anche con un’interrogazione presentata in Consiglio comunale, avevamo segnalato lo stato di degrado e di assoluto abbandono della Chiesa di Santa Maria a Mare e contestualmente sollecitato l’Amministrazione comunale a intervenire per cercare di salvare e valorizzare quello che rimaneva della suddetta Chiesa.

 Francesco Torriani*

 

Già in passato, anche con un’interrogazione presentata in Consiglio comunale, avevamo segnalato lo stato di degrado e di assoluto abbandono della Chiesa di Santa Maria a Mare e contestualmente sollecitato l’Amministrazione comunale a intervenire per cercare di salvare e valorizzare quello che rimaneva della suddetta Chiesa.

 

Santa Maria a Mare

Santa Maria a Mare

Infatti, una città che crede nel turismo e nell’importanza del proprio patrimonio storico culturale dovrebbe fare di tutto per conservarlo e promuoverlo. Chi frequenta il parcheggio dell’ex Cif potrà notare lo stato in cui è invece lasciato il rudere della chiesetta di Madonna a Mare, risalente addirittura al basso Medioevo. Tale chiesetta fu costruita, prima dell’anno Mille e fu benedetta da Papa Gregorio IV di ritorno dalla Francia. Recenti indagini geologiche hanno dimostrato che nel sottosuolo si conservano i resti del convento un tempo pertinente alla chiesa che svolse un ruolo fondamentale nell’accogliere i pellegrini, molti dei quali di alto rango, di passaggio per Fano.

 

In conseguenza dei continui crolli, tra breve, della chiesetta resterà solo il ricordo, mentre, adeguatamente restaurata, potrebbe abbellire l’area adibita a parcheggio dell’ex Cif. Stride, quindi, il disinteresse che l’Amministrazione comunale continua ad avere nei confronti di questo sito storico monumentale, se pur ridotto ai minimi termini, in particolare per la sua collocazione temporale.

 

Molto interesse aveva destato il Progetto preliminare di restauro, recupero e messa in sicurezza che il Lions Club di Fano aveva consegnato gratuitamente all’Amministrazione comunale nel 2008. L’interessante progetto fu anche pubblicato a cura dello stesso Lions Club di Fano – èlica edizioni. Ciò dimostra che a Fano non mancano le sensibilità culturali attente, non solo a parole, alla conservazione dei beni monumentali.

 

Ma come diceva Don Abbondio nei Promessi sposi “Il coraggio, uno non se lo può dare”, così questa Amministrazione comunale non ha mai avuto “nelle su corde” la sensibilità per la conservazione e la valorizzazione dei beni storico-monumentali, come dimostra appunto lo stato di abbandono di quello che rimane della Chiesa di Santa Maria a Mare, ma anche altri fatti di “ordinaria amministrazione” di una città con un notevole patrimonio storico monumentale come Fano.

 

Santa Maria a Mare

Santa Maria a Mare

In fondo è proprio vero: non sono questi gli argomenti capaci di conseguire un ampio consenso ai fini elettorali. E’ più facile chiudere le buche e asfaltare le strade dissestate per avere consenso. Ma questa Amministrazione ce la sta mettendo tutta per presentarsi alle prossime elezioni amministrative senza aver fatto né l’uno né l’altro.

 

Chi amministra una città come quella di Fano non può prescindere da un progetto capace di coniugare l’attenzione per la propria storia, cultura e patrimonio monumentale con le politiche di sviluppo economiche e commerciali, a partire dal turismo. E questo lo si dovrebbe percepire anche nei particolari. E’, invece, sotto gli occhi di tutti lo stato d’incuria in cui versano ormai da tempo larghe porzioni della nostra città a partire da quella antica.

 

Francesco Torriani

*Consigliere comunale Pd

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