Invasione e sterminio di meduse tra Pesaro e Fano. Ma erano innocue

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18 agosto 2013

FANO – Uno sterminio di massa. Almeno un centinaio di meduse del tipo “Cassiopea”, oggi, giacevano sulla riva della spiaggia che da Fosso Sejore porta a Fano.  Sono stati i bagnanti a pescarle, in acqua, con retini e secchielli, con l’obiettivo di liberare lo specchio di mare per il bagno, per poi lasciarle al sole sulla spiaggia. In realtà le meduse in questione, per quanto grandi e appariscenti, sono di un tipo assolutamente innocuo e, solo in pochissimi casi, provocano un leggerissimo bruciore. Nulla in confronto con altri generi di meduse. Ecco alcune foto che testimoniano la moria di meduse in spiaggia

 

 

dall’Associazione Naturalistica Argonauta Fano riceviamo e pubblichiamo una riflessione approfondita sulla medusa “Cassiopea”.

 

Le meduse, un problema di conoscenza

Quando osserviamo una medusa, quello che per prima cosa ci balza in mente è la pericolosità di questo animale che potrebbe provocare un’irritazione alla pelle dovuta ai tentacoli urticanti.

Qui subentra un problema di conoscenza e di cultura: non tutte le meduse hanno tentacoli urticanti, come nel caso della medusa che in questi giorni sta transitando lungo la costa fanese (generalmente si osservava nel mese di settembre). La specie in questione è la bellissima Cassiopea mediterranea (Cotylorhiza tubercolata), endemica del Mediterraneo. Ha una scarsissima azione urticante; è praticamente innocua.

Può raggiungere i trenta centimetri di diametro, con una colorazione bruno-giallastra e dei bellissimi tubercoli viola-bluastri, molto vivaci e che non causano nessun problema.

Sotto questo enorme cappello sostano a volte piccoli pesciolini di varie specie che la usano come rifugio.

Oggi in spiaggia tantissime persone osservavano stupite questo vistoso animale apprezzandone l’aspetto, ma purtroppo altre, come se avessero dovuto salvare la vita ai bagnanti, le prendevano e le lanciavano come sassi lungo la riva lasciandole ad agonizzare e morire pur essendosi accorte che la specie non era pericolosa.

 

Ci rivolgiamo a coloro che distruggono ciò che non conoscono per partito preso: occorre invece informarsi e conoscere meglio animali e piante prima di agire, dare ai bambini messaggi corretti e non distorcere la verità.

Spesso nel nostro paese la non conoscenza delle abitudini di molti animali ha causato la loro rarefazione o addirittura l’estinzione, seguendo vecchie tradizioni o racconti popolari che dal punto di vista scientifico sono completamente errati.

 

 

 

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6 Commenti to “Invasione e sterminio di meduse tra Pesaro e Fano. Ma erano innocue”

  1. ferrinio scrive:

    ma quale sterminio da parte della gente!!!!….erano tutte morte!! ..io lo chiamerei suicidio di massa, visto che loro vivono a delle temperature di acqua molto più alte, quindi se si sono spinte in acque più calde non è colpa di nessuno!!!

    • admin scrive:

      NON METTIAMO in dubbio che molte, moltissime, si siano spinte fino a riva e per questo siano morte. Ma – abbiamo visto con i nostri occhi – decine di persone prenderle con il retino e portarle a rive a decine e decine. Detto questo, ce ne faremo tutti una ragione 😉

    • Enrico scrive:

      Tutte morte? Guarda che le meduse si muovono lentamente, non saltellano e non parlano.
      Prima di fare il biologo da strapazzo studia ed informati bene. Siamo noi che siamo nel loro mondo e dovremmo sempre bussare e chiedere il permesso. Spero solo che i nostri figli riescano a vedere uno spettacolo del genere anche se quando leggo queste cose mi vengono dei forti dubbi.
      Rispetto per la natura, serve solo un po’ di rispetto almeno quando è inerme ed innocua.

  2. MaDico scrive:

    Caro Admin,

    non credo che la sua polemica sia costruttiva, sarebbe semmai stato più opportuno impegnarvi informando i cittadini della scarsa pericolosità di questo tipo di medusa anticipatamente. Detto ciò ribadisco che gli animali in questione erano già morti e vorrei far notare che, nonostante l’effetto urticante dei tentacoli sia basso, qualora accidentalmente entrino in contatto con organi sensibili quali gli occhi possono comunque arrecare danni non trascurabili.

    Sterminiamo inutilmente milioni di animali per alimentarci, arrecando maggiori danni alla nostra salute di quanto non faremmo se ci alimentassimo di vegetali, riducendo i terreni coltivabili… datevi da fare in maniera più costruttiva per favore!!!!

    • admin scrive:

      Il punto caro lettore non è questo: noi non abbiamo cercato nessuna polemica. E sinceramente sarebbe stato difficile, visto che non siamo esperti di meduse, anticipare questo problema, parlandone così, prima della morte di massa che si è verificata. Appena abbiamo visto quanto accaduto (e ribadiamo di aver visto molte, moltissime persone, a torto o a ragione, tirarle fuori dall’acqua e lasciarle morire sulla spiaggia), ne abbiamo semplicemente parlato pubblicando peraltro un utilissimo intervento dell’associazione argonauta che spiegava la natura di quelle meduse.

    • Enrico scrive:

      La tua è una polemica sterile che non porta da nessuna parte. Stiamo sul punto e non divaghiamo indicando altri problemi. Diciamo ai bambini (ma quanto pare anche agli adulti) che queste meduse sono un esempio fantastico di cosa è la natura e che non per forza dobbiamo devastarla, queste sono le basi per progettare un futuro migliore per noi e per il nostro futuro.

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