di Redazione
27 agosto 2013
PESARO – Ieri alle ore 17,30 in autostrada A14 al km 130 sud, territorio del comune di Rimini, una pattuglia della sottosezione Polizia Stradale di Forlì impegnata in normale attività di vigilanza stradale, veniva superata da un’autovettura Toyota Yaris con due persone a bordo che, nell’esecuzione di detta manovra, sfiorava la parte sinistra del veicolo di servizio della Stradale mettendo in pericolo sia l’incolumità dell’equipaggio il cui autista è stato costretto ad una brusca manovra diversiva verso destra al fine di evitare la collisione, sia l’intero flusso veicolare, in quel momento superiore alla media.
Superata la pattuglia, la Toyota iniziava a zigzagare, nonostante la pattuglia autostradale azionasse i sistemi di allarme visivi ed acustici e venisse intimato l’alt mediante la paletta di segnalazione, il conducente iniziava ad aumentare immotivatamente la velocità senza accennare a fermarsi. Il fuggitivo effettuava repentini cambi di direzione, passando dalla corsia di marcia a quella di emergenza, superando numerosi veicoli, spostandosi nuovamente verso sinistra fino ad impegnare prima la seconda corsia e marcia e poi quella di sorpasso. Incurante del grave pericolo creato all’incolumità degli utenti in transito proseguiva più volte con tali manovre pericolose. Informato il Centro Operativo Autostradale, si predisponeva l’ormai collaudato modulo operativo atto ad arrestare la marcia dell’autovettura richiedendo l’ausilio di un’altra pattuglia di Polizia Stradale della Sottosezione di Fano che, dopo aver percorso un tratto di circa un chilometro in retromarcia lungo la corsia di emergenza, si poneva al successivo km. 172 al fine di creare un rallentamento e quindi un blocco del flusso veicolare, tant’è che si provvedeva a collocare un auto-articolato ad ostruire la corsia di emergenza e la prima corsia di marcia mentre l’auto di servizio con i colori d’istituto ad occlusione della seconda e terza corsia.
Al km 168 sud territorio del comune di Fano (PU), dove la carreggiata autostradale si presenta a 3 corsie, il conducente della Toyota si fermava bruscamente in corsia centrale e subito dopo, dalla portiera anteriore sinistra del veicolo usciva il conducente F.D. – di anni 35 residente a Padova – che dopo essersi spogliato dei pantaloni e delle scarpe, trascinava con se la trasportata per i capelli e mentre rotolavano a terra verso il centro della carreggiata a ridosso del flusso veicolare, la colpiva violentemente e ripetutamente al volto e all’addome.
Il capo equipaggio della pattuglia della Sottosezione di Forlì scendeva dall’autovettura di servizio per cercare di separare i due contendenti, ma l’uomo inveiva contro di lui fino a colpirlo più volte violentemente e ripetutamente con pugni al capo ed al volto, mentre la donna, sanguinante dalla testa e dall’orecchio sinistro, nonostante gli fossero ancora inferti dei pugni strattonava l’uomo per impedirgli di colpire nuovamente l’Agente della Stradale. Nella circostanza, l’altro componente della pattuglia di Forlì si adoperava per dividere l’uomo dalla donna coadiuvato da alcuni automobilisti in transito che, vista la gravità della colluttazione, si fermavano per fornire ausilio agli Agenti di Polizia. In tale frangente, nel cercare di bloccare l’uomo, il secondo operatore della Stradale veniva anch’egli colpito più volte alla mano destra.
Dopo alcuni minuti, gli Agenti di Polizia, sebbene feriti, riuscivano ad immobilizzare ed arrestare l’uomo con l’ausilio della pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Fano che nel frattempo giungeva sul posto dalla carreggiata nord.
La trasportata che era ancora in lacrime e presentava escoriazioni al volto con fuoriuscita di liquido ematico dall’orecchio sinistro era identificata per Z.C., di anni 33, anch’essa residente a Padova.
Dell’arresto è stato dato immediato avviso al Magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro che, stante la gravità e pericolosità dei fatti, disponeva il trattenimento dell’arrestato presso la camera di sicurezza della locale Questura in attesa del rito direttissimo fissato nella mattinata odierna.
Per quanto riguarda gli operatori di Polizia della Sottosezione di Forlì coinvolti nella colluttazione, per entrambi si rendeva necessario il trasferimento presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Fano: al capo-pattuglia veniva diagnosticata una prognosi di giorni 15 s.c., mentre al gregario veniva diagnosticata una prognosi di giorni 5 s.c.; rimanevano invece illesi gli agenti della Sottosezione Stradale di Fano.
La trasportata veniva anch’essa medicata dal personale medico del 118 intervenuto successivamente presso la Sottosezione Polizia Stradale di Fano, ma rifiutava il trasporto presso il pronto soccorso nonostante presentasse varie escoriazioni al viso con perdita di sangue.
complimenti al redattore. non si capisce proprio nulla.
Giriamo i complimenti alla polizia stradale: è un loro comunicato con la ricostruzione dei fatti a cui solo loro erano presenti