1 ottobre 2013
PESARO – Mi piacerebbe che il Partito Democrato si “deberlusconizzasse”. Mi spiego: sul livello nazionale ci sono tre candidati ufficiali, due dei quali hanno già esposto i loro programmi, ed uno ancora non ufficialmente candidato che è già dato come vincitore, ma che ha fatto capire ben poco di quali idee ha per governare il partito e conseguentemente per rilanciare il Paese. Perché l’Italia riparte solo con un partito forte, coeso e strutturato, dove il pluralismo culturale sia un elemento di forza e non uno spauracchio da eliminare.
Veniamo a Pesaro. Sono mesi che la base, ovvero noi iscritti al PD, abbiamo notizie sui papabili candidati al congresso solo attraverso la stampa. Non sarebbe opportuna la convocazione – magari da parte degli stessi potenziali interessati alla candidatura – di un’assemblea dove ci si confrontasse non sui nomi ma sull’identikit del candidato? Altrimenti sembra solo una corsa a mettere il cappello sopra Tizio piuttosto che Caio.
Tags: berlusconi, candidati, elezioni, partito democratico
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