di Redazione
8 ottobre 2013
PESARO – Un finale davvero al cardiopalma quello consumatosi domenica 6 ottobre sul Circuito del Mugello, teatro di uno spettacolare duello tra i due pretendenti al titolo, il pesarese Giacomo Lucchetti ed il bergamasco Jarno Ronzoni.
Dopo essere stato travolto dalla moto di un altro pilota nelle qualifiche della precedente gara a Vallelunga riportando le fratture a scapola e costola oltre alla contusione polmonare ed al leggero trauma alla colonna vertebrale, Giacomo si presentava a questo importantissimo appuntamento in condizioni fisiche ancora precarie ma che non gli hanno impedito di segnare fin da subito il miglior crono nelle libere di venerdì.
Il primo colpo di scena arriva sabato mattina al termine della prima qualifica quando a causa dell’errata scelta della gomma posteriore sia Giacomo che il suo compagno di squadra Patrizio Binucci incappano in due tremende cadute che causano la frattura dell’ischio (osso del bacino) al pesarese e la frattura della clavicola e delle costole al pilota perugino che purtroppo non potrà prendere il via alla gara.
Malgrado il dolore e la parziale immobilità della gamba sinistra Giacomo nel pomeriggio prende parte alla seconda qualifica nel corso della quale un vero uragano si abbatte inesorabile sul circuito toscano impedendo a tutti i piloti di migliorare la propria prestazione.
“È stato il week-end più duro e difficile di tutta la stagione e credo proprio che la preparazione a questa gara mi abbia accorciato la vita di almeno 10 anni…” racconta Jackn Lucchetti.
“Dall’inizio dell’anno – continua – ho sempre corso all’attacco dominando la prima parte di stagione e rifilando in più di un’occasione distacchi importanti ai miei principali avversari ma questa volta le cose sono andate diversamente: siamo arrivati al Mugello a -4 punti dalla testa della classifica e dopo un venerdì di prove asciutte in cui ho potuto riconfermare la mia forza, la botta tremenda rimediata sabato a causa di una gomma totalmente sbagliata ci ha improvvisamente fatto perdere l’orientamento.
Per conquistare il Campionato eravamo costretti a fare una sola cosa, vincere ma stranamente qualcosa ci stava impedendo di mettere a frutto tutti gli sforzi e l’immenso lavoro svolto dal mio capotecnico Graziano Bonomini che come sempre ha operato fino a notte fonda per mettermi a disposizione la moto perfetta.
Addirittura domenica mattina nel corso del “warm-up” il rivestimento spugnoso che ricopre la sella della mia Aprilia si è staccato improvvisamente a causa dell’acqua assorbita il giorno precedente rischiando di buttarmi nuovamente a terra e negandoci la possibilità di verificare le modifiche tecniche apportate durante la notte.
Malgrado tutte queste strane combinazioni non mi sono fatto prendere dallo sconforto.
In gara partivo con il quarto tempo ed alla prima curva ero addirittura ottavo; è a quel punto che ho cominciato inesorabile la mia rimonta che già al terzo giro mi vedeva in seconda posizione attaccato agli scarichi di Jarno.
La voglia di attaccare fin da subito mi logorava le budella, sentivo di potercela fare ma sapevo di non dover prendere rischi eccessivi.
Ho aspettato la metà gara per sferrare l’attacco decisivo al quale Jarno ha comunque replicato senza indugi dimostrandomi di non temere nulla.
Ma io ero determinato a vincere ad ogni costo dunque una volta ripassato al comando ho scelto di ribaltare la situazione cominciando a giocare in difesa e chiudendo ogni varco ai suoi infiniti attacchi arrivando così a tagliare per primo quella benedetta bandiera a scacchi.
Alla fine facevo fatica a crederci”.
Attorno a Giacomo non è mancata una numerosa e bellissima cornice di amici e sostenitori con i quali il capellone ha festeggiato fino sera all’interno del suo box.
Questa vittoria la dedico innanzitutto al mio babbo, alla mia mamma ed alla mia nonna ovvero le persone alle quali devo praticamente tutto.
Inoltre un ringraziamento particolare va ai miei fantastici sponsor senza dei quali nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile, al mio eccezionale capotecnico Graziano Bonomini (un fratello per me) e a tutti gli amici che anche nei momenti estremamente difficili non mi hanno mai abbandonato.
Presente anche la delegazione ufficiale di “E.N.P.A. – Ente Nazionale Protezione Animali” di cui Giacomo è testimonial ufficiale per il settore motociclistico.
“Spero con tutto il cuore che lo spot “Mediaset” realizzato assieme ad Edoardo Stoppa contro l’abbandono degli animali sia davvero servito a sensibilizzare ancor più le persone verso questa drammatica questione – sottolinea Jack – La cosa certa è che continuerò sempre a combattere a fianco di “E.N.P.A. – Ente Nazionale Protezione Animali” contro ogni crudeltà nei confronti degli animali mettendo a disposizione tutte le mie forze attraverso la mia attività sportiva”.
Di certo Giacomo non è uno che non dorme sugli allori e malgrado la freschissima nomina di Campione d’Italia è già al lavoro in vista della prossima stagione che vedrà il suo definitivo passaggio alla classe “Superbike”.
“Assieme ai miei sponsor e le persone che compongono il mio staff tecnico stiamo lavorando all’organizzazione di questo importantissimo progetto che vedrà la nostra partecipazione al “Campionato Italiano Velocità Superbike” ed a tre “Wild Card” nel “Campionato del Mondo Superbike”. Un progetto molto ambizioso al quale credo profondamente e che spero riuscire a confermare entro il mese di dicembr”e.
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