In Parlamento si parla dell’incidente alla stazione di Fano. La risposta del Ministero all’onorevole Ricciatti: “Responsabilità dei passeggeri”

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11 ottobre 2013

Lara Ricciatti

Lara Ricciatti, segretario provinciale Sel (foto tratta da Facebook)

ROMA – Si è appena conclusa alla Camera l’interpellanza richiesta con urgenza dall’onorevole Lara Ricciatti al Ministro dei Trasporti Lupi, per accertare i fatti del tragico incidente del 4 ottobre scorso alla stazione di Fano. Nell’esporre in Aula l’interpellanza, la giovane deputata fanese – cha ha anche ricordato l’analogo incidente occorso al medico 51enne, appena tre giorni prima – ha chiesto al Ministero di conoscere i limiti di velocità per i treni in transito, che non fermano alla stazione di Fano; di avviare una indagine sull’accaduto; di individuare misure di sicurezza per i passeggeri a terra, che vadano oltre la linea gialla e l’annuncio agli altoparlanti dei treni in transito.

Il governo ha delegato alla risposta il sottosegretario di Stato all’Istruzione Marco Rossi Doria, il quale ha espresso la posizione del Ministero sull’accaduto.

“Ogni anno vengono segnalati dai 140 ai 160 incidenti simili – ha esordito il sottosegretario – nelle stazioni di tutta Italia. Nella maggior parte dei casi, gli incidenti sono causati da imprudenza dei passeggeri o intenti suicidi“. Secondo il Ministero, a seguito delle informazioni recepite dalle Ferrovie dello Stato, anche a Fano gli incidenti sarebbero responsabilità esclusiva dei passeggeri coinvolti.

Il sottosegretario ha ribadito come la velocità registrata nei casi specifici era attorno ai 180 km/h, velocità rientrante nei limiti consentiti dal Ministero, sottolineando anche che, dato l’alto numero di casi segnalati, non è possibile svolgere una indagine approfondita per il singolo caso.

Il Ministero sta approntando uno studio più generale sulla questione – é questa la posizione – mentre spetta alle Procure della Repubblica stabilire le eventuali responsabilità dei singoli casi.

Quanto alle misure ad oggi adottate – come la linea gialla e l’avviso al megafono dell’imminente transito dei treni –  sarebbero, secondo il Ministero, sufficienti ed in linea con gli standard delle altre stazioni europee.

“Quando i casi sono così frequenti, é assurdo scaricare l’intera responsabilità degli incidenti sui passeggeri – ha risposto al sottosegretario l’onorevole Lara Ricciatti, dichiarando la sua totale insoddisfazione per la risposta evasiva del Ministero -, è evidente che sia necessario rivedere le misure di sicurezza”.

La deputata di Sel ha anche sottolineato nella sua replica, come la velocità di 180 km/h é appena entro i limiti stabiliti dal Ministero e che, comunque, per stazioni piccole come quella di Fano, creano non pochi rischi per chi é in attesa dei treni sulle strette banchine.

“Per questo – ha concluso la Ricciatti in aula – chiedo l’intervento degli Ispettori del Ministero dei Trasporti, affinché si rechino presso la nostra stazione, per rendersi conto di persona di quanto possa essere rischiosa quella velocità per una stazione come Fano”.

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