Il benessere equo e sostenibile è solo “felicità” o un progetto serio da portare avanti?

di 

17 ottobre 2013

logo besPESARO – Le politiche pubbliche del territorio hanno bisogno di indicatori statistici per misurare il progresso: il progetto di misurazione del benessere equo e sostenibile (Bes) rappresenta un quadro all’interno del quale definire sistemi di valutazione delle politiche pubbliche rappresentandone le specificità locali. Questo ragionamento è nato da Pesaro con il piano strategico Provincia 2020, poi sviluppato in due edizioni del Festival della Felicità, ma quando si è trattato di dare sostanza ai progetti (e agli slogan) Pesaro è sparita. Pur essendo coinvolta sia nel comitato scientifico del Bes, promosso dall’Istat (come provincia-pilota), sia nel progetto Urbes (la declinazione del Bes su 13 città italiane tra cui Pesaro) i nostri amministratori non hanno più dato rilevanza al progetto. A maggio ho partecipato spontaneamente all’iniziativa sul Bes promossa dal Laboratorio urbano di Walter Vitali a Bologna, oggi sempre a Bologna si tiene un’altra importante iniziativa, volta a definire il progetto urBes, e Pesaro è – a livello istituzionale – di nuovo assente. Mi viene da dare ragione a chi parla del tema felicità solo come volano per politiche propagandistiche e non come progetto di studio e condivisione di un nuovo modello di sviluppo.

Dettagli sull’evento di oggi a Bologna: http://www.smartcityexhibition.it/it/programma/dettaglio-evento/?t=event&eid=3631.

Tags: , , , , ,

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>