20 ottobre 2013
PESARO – La Vuelle ha perso con Onore. No, ma cosa avete capito? Pesaro ha perso con Caserta per 93 a 84, dopo un tempo supplementare, ma con dignità, decoro, dedizione, impegno e volontà di vittoria. Un dato balza in tutta la sua evidenza: nel primo tempo, 13 rimbalzi a sei in favore di Caserta. La Victoria Libertas ha perso con degli avversari che difendono bene e sono, oltre che più alti, anche molto atletici. Vero è che l’astuto dirigente Atripaldi della “Pasta Regia Caserta” è riuscito a scaricare la tensione sulla Vuelle. Aveva detto: “Pesaro è nettamente favorita per la sfida odierna”. Come una delle sirene di Ulisse, ha saputo emettere un melodioso e seducente richiamo. Così la barca “Vuelle” è naufragata subito davanti al suo pubblico. A nulla, o quasi, è servito il tifo appassionato di un palas gremito su tutto il primo anello. I rookies della squadra pesarese hanno capito subito “che aria tira”.
Hanno conosciuto, da subito, che tipo di tifo sono capaci di fare quelle “linguacce dei tifosi”. Un tifo competente, esperto, intelligente, appassionato, che sa esaltarsi. Questo è il clima in cui potranno giocare se daranno tutto, come hanno fatto in questa prima partita casalinga. Per la cronaca, Turner ha segnato 25 punti, Trasolini 12, Young 15, Pecile 11, Musso 8, Anosike 13. Cinque giocatori in doppia cifra. Ma quanti sono i giocatori “importanti” di questa nostra squadra? Al massimo 7. Certo è che Hamilton ancora si comporta come un perfetto lord inglese! Anche la “linguaccia del tifoso”, come ogni professionista che si rispetti, ha il proprio staff. Ecco, in estrema sintesi, cosa i suoi consulenti gli hanno suggerito di dire: “Occorre fare qualche canestro in più per vincere, oltre che sputare sangue. Caserta si è dimostrata più lunga in panchina, i suoi giocatori sono stati più bravi, più forti, più tecnici. Il suo peso specifico è stato spalmato su tutto il campo ed ha saputo creare tanti muri per cui i primi 10 minuti di gioco sono stati devastanti per la Vuelle. La nostra squadra ha saputo risalire, pian piano, gradino per gradino è riuscita a risalire ma, alla fine, ha pagato lo sforzo. Ciononostante, il pubblico ha potuto vedere delle cose interessanti, mancano un play importante ed un lungo importante”. “Ipse dixit” (così disse) il consulente della linguaccia. Chi ha detto che quelli di Caserta sono una squadra di “peones”(manovali, braccianti)? Del resto, l’aveva detto coach Dell’Agnello: La strada è lunga. Speriamo che non sia sempre polverosa! Poiché il gioco del basket sembra trarre le proprie origini da un gioco Maya, ricorderemo che: The Mayans would always kill losing team members (I Maya avrebbero sempre voluto uccidere i membri della squadra perdente). Fortunatamente, qui siamo in Italia, nella basket city!
SOSTENIAMO INSIEME LA VICTORIA LIBERTAS PESARO NEL CAMPIONATO ITALIANO DI PALLACANESTRO SERIE A1 STAGIONE 2013-2014 http://youtu.be/nEqRpJ5YTd8