Caccia, la polizia provinciale denuncia 4 persone per uccellagione abusiva, armi non consentite, uccisione specie protetta

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22 ottobre 2013

La tortora uccisa e il fucile sequestrato

La tortora uccisa e il fucile sequestrato

PESARO – Dall’apertura della stagione venatoria, sono aumentati i controlli della polizia provinciale in varie aree del territorio, con emissione di verbali amministrativi e denunce penali. Diversi sono infatti i comportamenti di rilevanza penale scoperti dagli agenti nella loro attività di appostamento e controllo, sfociati in 4 denunce alle Procure competenti.

Si va dal reato di “uccellagione abusiva” (scoperte a Pesaro due reti per catturare uccelli, con tanto di contenitori per acqua e mele) a quello di “esercizio di caccia con arma non consentita” (a Monte Spatara di Urbino un uomo è stato sorpreso mentre era appostato con un fucile a canna liscia calibro 12 contenente 4 colpi), dall’uccisione di un fagiano nella zona di ripopolamento e cattura detta “Ghilardino” (Fossombrone), all’abbattimento di una specie protetta (tortora dal collare orientale) ad Apsella di Montelabbate. In seguito a tali operazioni, sono stati sequestrati 3 fucili ed altro materiale, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

“L’obiettivo dei nostri controlli – evidenzia il Comandante della polizia provinciale Daniele Gattoni – è quello di difendere la fauna e garantire un corretto prelievo venatorio, nel rispetto delle leggi vigenti”.

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