di Redazione
26 ottobre 2013
PESARO – “Nell’anniversario dei 20 anni dalla scomparsa di don Gianfranco Gaudiano, dove tutti i politicucci della nostra città si pavoneggiano delle opere lasciate in eredità, un grande cono d’ombra si addensa sulla città per la vergogna di non aver ancora “speso” i 250.000 euro del fondo anticrisi con quasi 200 famiglie messe alla fame. Sono convinto che se ci fosse stato ancora Don Gaudiano quel fondo anticrisi sarebbe stato utilizzato nell’arco di 24 ore e, probabilmente, da 250.000 euro sarebbero diventati anche 500.000, tale è stato il carisma e la capacità di Don Gaudiano”.
Così scrive Alessandro Di Domenico, consigliere comunale del Pdl, che continua: “Lunedì 28 ottobre in Consiglio Comunale approderà la mozione con carattere d’urgenza che da quasi 30 giorni aspetta di essere discussa, ma non l’hanno neppure fatta presentare. Il 30 settembre scorso l’opposizione, tranne scelta civica (o incivile forse), ha firmato una mozione che in sostanza chiedeva: “Il Consiglio Comunale invita il Presidente del Consiglio, Sindaco e gli Assessori preposti a: Provvedere che tutte le domande che hanno la regolarità tecnica e i requisiti previsti dal regolamento del Fondo Anticrisi, vengano liquidate; provvedere all’immediata eseguibilità.”. Il Presidente del Consiglio si giustificava che non si poteva presentare perché il regolamento del consiglio comunale non lo permetteva, chi non l’ha firmato si è giustificato perché con la suddivisione in due tranche del fondo, 125.000 più 125.000, secondo loro, avevano più possibilità più famiglie bisognose rispetto alla lista che comprendeva tutto il fondo di 250.000 e col rischio che altri rimanessero fuori. Balle! Se c’era la volontà politica si poteva fare tutto; sia l’approvazione della mozione sia la tutela delle famiglie che presentando la domanda nella seconda parte dell’anno, i quali, avrebbero potuto ricevere gli aiuti nel 2014, anche con la retroattività di un anno nella presentazione delle fatture ammesse al rimborso, quindi non c’erano rischi per nessuno”.
Di Domenico conclude: “Il Presidente del Consiglio non si è neppure piegato di fronte alla richiesta di quasi la metà dei consiglieri comunali (14 firme raccolte e 3 dichiarazioni di approvazione) per la convocazione di un Consiglio Comunale che l’Ufficio di Presidenza non riteneva utile convocare per mancanza di delibere. Ebbene il Presidente non ha pensato che le 190 famiglie comunque aspettassero una risposta dalla “Politica”, è si è preso la facoltà, in suo potere, di decidere la convocazione entro 20 giorni, anziché come richiesto entro 5; così, tanto la fame non la fa il Presidente. Mah! Questo sindaco, questo presidente, questa giunta che ci riempiono le case di CON proprio su Don Gaudiano, poi forse non si accorgono che se ci fosse stato ancora lui, sarebbero arrossiti di vergogna oppure avrebbero fatto quello che da 30 giorni chiedo”.
Tags: consiglio comunale, don gaudiano, fondo anticrisi, pesaro
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