Carlo Pagnini e i suoi Batibech

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28 ottobre 2013

PESARO – Ieri pomeriggio, presso la sala della “Butega dle Parol” in Via Confalonieri, 9 (biblioteca della Scuola Media “Olivieri”), il poeta Carlo Pagnini ha colpito ancora. Lo ha fatto andando al cuore dei sentimenti dei pesaresi. Carlo (Ciccio) ha rappresentato, con Marco Pensalfine (Belo) e Annamaria Caldari (La Carolla) uno dei suoi più classici cavalli di battaglia: “I Batibécch de Ciccio, Belo e la Carolla). Di fronte ad una sala gremita di concittadini di ogni ceto e lignaggio, con l’aiuto di “spalle” altrettanto robuste, ha fatto divertire ma anche riflettere. I tre personaggi hanno interpretato: 1) Religios a mod d’ lori, 2) El veglion, 3) Na roba complichèda. I tre hanno vissuto con gli spettatori momenti di vita che tutti noi pesaresi abbiamo, almeno una volta, vissuto.

“Spiritosi, sempre pronti alla battuta a volte anche graffiante, litigiosi, ma amici inseparabili, – religios a mod d’ lori -, a volte profondi nelle loro meditazioni.” Noi pesaresi ci vediamo schivi, introversi, impacciati. Non è così e, comunque, non è stato sempre così. Dentro di noi covano le nostre radici di saggezza contadina, di intraprendenza, di sottile ironia. Siamo dei sornioni che, sotto la maschera di una placida e bonaria indifferenza, nascondiamo temporali di sentimenti. Le maschere dei tre personaggi più famosi di Carlo Pagnini rispecchiano, in modo pieno, questo nostro modo di essere, la pesaresità. Chi fra il pubblico ha voluto cercare, avrà certamente trovato il seguente insegnamento: “Vivé senz’ essa trést , che tant s’ ha da murì”. Ecco un modo per trascorrere, in allegria, dei pomeriggi o delle serate presso la “Butega dle parol” la sede istituzionale del Comune di Pesaro che Carlo Pagnini aveva chiesto di realizzare quando è stato “Sindaco per un giorno”. Potrete essere informati sui prossimi appuntamenti cercando in internet “La Butega dle parol”.

 

Un commento to “Carlo Pagnini e i suoi Batibech”

  1. STEFANO GIAMPAOLI scrive:

    Carlo, t’me sembre Eugenio Scalfari!

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