Di Domenico e i fondi non ancora elargiti dal Comune alle famiglie bisognose: “La minoranza ha colpito nel segno”

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31 ottobre 2013

Alessandro Di Domenico

Il consigliere Pdl Alessandro Di Domenico

PESARO – “Incredibile. L’assessore Catalano si è risentita perché abbiamo convocato la conferenza stampa nel suo assessorato. Testimoni alcuni giornalisti, ci ha letteralmente invitato ad uscire dagli uffici, pur essendoci una saletta riunioni libera. Nell’attesa di altri giornalisti e di altri consiglieri comunali, all’arrivo di Roberto Biagiotti abbiamo deciso comunque di occupare la saletta, con rimostranze da parte della Catalano… che figura”.

A raccontare il fatto accaduto stamane è Alessandro Di Domenico che ha continuato: “In ogni caso la conferenza stampa ha centrato l’obiettivo e i gruppi consigliari Pdl, La Rosa, Udc e gruppo misto hanno condiviso la linea politica intrapresa e stigmatizzato l’atteggiamento della maggioranza e dei dirigenti dei servizi sociali che non hanno ancora elargito un centesimo, ad oggi, alle famiglie bisognose che hanno fatto richiesta. Complimenti a tutti”.

“Ecco i punti discussi in conferenza stampa sul fondo anticrisi, con una mozione non discussa in aula a 30 giorni dalla presentazione:

1 – La vicenda ha origine all’inizio di settembre quando chiesi alla Catalano come eravamo messi con il fondo anticrisi, ed anche lei ne sapeva ben poco;

2 – a fine settembre presentata mozione e mai discussa in Aula per volontà della maggioranza e per la paura del sindaco che “il consigliere Alessandro Di Domenico sblocca il fondo anticrisi”, i quotidiani avessero dato questo titolo ai loro articoli;

3 – la commissione servizi sociali non erano al corrente delle modalità del bando del fondo, tantoché fu il sottoscritto a convocare la commissione congiunta Bilancio / Servizi Sociali nella quale fu spiegata la modalità del bando;

4 – quando fu comunicato che il bando ammetteva domande con certificati ISEE di 15.000 euro (cioè con un reddito vero di circa 20.000 euro) , tutti eravamo d’accordo che era troppo alto;

5 – lo spacchettamento di 250.000 euro in due tranche è condivisibile se l’erogazione avvenisse a giugno e novembre, ma arrivati com’è oggi a novembre con la prima tranche, che senso ha se il 2° verrà erogato già nel 2014?

6 – la garanzia che il fondo ci sarà anche nel 2014 è che nonostante i tagli, piuttosto si rinuncerà alle indennità dei dirigenti ( 1 milion 400 mila € per 17 dirigenti totali)

7 – con la  1° tranche 2013:
n. 190 – domande pervenute,
n. 41  – esclusi per mancanza requisiti;
n. 149 – aventi diritto, di cui potranno usufruire del contributo n. 106 persone.
n. 43 persone di fatto restano escluse dal contributo, pur avendone diritto, ma per esaurimento tranche

8 – con la 2° tranche quei 43, anche se potranno ripresentare la domanda, se altre 106 persone avranno requisiti maggiori, comunque rimarranno fuori, quindi l’idea che tutti verranno aiutati è una menzogna ideologica.

9 – la politica si è ancora una volta fatta sovrastare dai burocrati e tecnocratici pagati profumatamente dai cittadini pesaresi.

10 – la politica ha perso un’occasione di far valere i buoni principi e il principio del buon padre di famiglia a discapito di chi pensa di gestire solo a sua immagine e somiglianza; del resto molti di questi burocrati sono di nomina ed incarico politico della sinistra stessa.

11 – Il Presidente del Consiglio non si è neppure piegato di fronte alla richiesta di quasi la metà dei consiglieri comunali ( 14 firme raccolte e 3 dichiarazioni di approvazione) per la convocazione di un Consiglio Comunale che l’Ufficio di Presidenza non riteneva utile convocare per mancanza di delibere”.

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