La fusione con Piandimeleto e Lunano? Intanto Belforte festeggia il restyling di scuola elementare e nido con Pivato e Sabbatini

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2 novembre 2013

BELFORTE ALL’ISAURO – Giornata importante per Belforte quella di giovedì 31 ottobre, che nonostante la crisi e l’incertezza della fusione con Piandimeleto e Lunano, ha innaugurato i lavori realizzati alla scuola elementare e al nido. Un plesso innaugurato circa 50 anni fa. “La scuola è la priorità di un comune, se viene a mancare quel comune è destinato a morire”, le parole del Sindaco Sauro Brisigotti poco dopo il taglio del nastro. Una frase che fa riflettere, vista la ferma intenzione di Brisigotti di dar vita a “Montefeltro sul Foglia”, e visto che in altri comuni vicini, con una maggiore popolazione, le scuole hanno subito una fusione con quelle di altri paesi senza però unire i comuni.

Il taglio del nastro

Il taglio del nastro

Per l’occasione è stato convocato un Consiglio Comunale straordinario che ha dato la cittadinanza onoraria al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Stefano Pivato e il titolo di Barone di beaufort all’avvocato Gianfranco Sabbatini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro che ha donato un pulmino per il trasporto di bambini ed anziani e ha contribuito ai lavori di messa in sicurezza del plesso scolastico.

La cittadinanza a Pivato viene dopo quella data al Magnifico Rettore Carlo Bo (rettore in Urbino per 54 anni) e Giovanni Bogliolo (predecessore di Pivato). Pivato, in carica dal 2009 arriva da un periodo difficle per l’Ateneo urbinate che ha visto una emmoragia nelle iscrizione, Stefano Pivato ha dato un profilo internazionale puntando sulla comunicazione rilanciando l’università, ottenendo come dimostrano gli ultimi dati, un ottimo risultato.

Sabattini, con il conferimento del premio Barone di Beaufort, tiene viva l’antica e divertente leggenda di questo barone (Francesco Gasparre Hermann di Teannaret) di origini prussiane che dopo l’unità d’Italia arrivò a Belforte rivendicando l’appartenenza del castello, appartenuto secondo lui, a dei suoi avi. Ritornato in Germania dopo essere stato preso per visionario, tornò a far parlare di sé 10 anni dopo quando arrivò un documento in Comune con un lascito da parte del Barone di Beaufort di 2000 Talleri prussiani per l’acquisto del castello da destinarsi a edificio scolastico.

A Pivato e Sabattini è stato donato anche del Miele tipico di Belforte all’Isauro e dei tartufi.

 

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